La seduta di borsa di ieri è stata caratterizzata dall’arresto di Giuseppe Orsi, presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, nell’ambito dell’inchiesta che vede il numero uno del gruppo della difesa (controllato dal Tesoro al 30%) accusato di aver pagato tangenti in India per accaparrarsi una grossa commessa attraverso la controllata Augusta Westland. Il titolo Finmeccanica in borsa ha perso il 7,31% a 4,414 euro, mostrando i volumi più alti dalla scorsa estate. Nell’intraday il titolo era stato anche sospeso per eccesso di ribasso e sceso fino a 4,08 euro.
Si tratta del livello più basso da metà dicembre scorso. La situazione è ancora tutta in evoluzione e va ad aggiungersi ai recenti scandali di Mps e Saipem. Orsi è stato arrestato con l’accusa di corruzione internazionale. L’inchiesta condotta dal pmi di Busto Arstizio ha portato agli arresti domiciliari Bruno Spagnolini, amministratore delegato di Augusta Westland. Intanto, sembra siano in corso perquisizioni a tappeto negli uffici e nelle abitazioni dei manager del gruppo aerospaziale italiano.
► FINMECCANICA: ARRESTATO GIUSEPPE ORSI
Le azioni del gruppo di piazza Monte Grappa rischiano di finire anche oggi nel vortice delle vendite, anche se la Consob ha deciso di vietare le vendite allo scoperto sul titolo Finmeccanica. Intanto, gli analisti finanziari di Fitch sono molto preoccupati per questo scandalo. L’agenzia di rating ritiene che ci sia il “rischio di una spaccatura nella strategia aziendale e nella gestione quotidiana”. Inoltre, aggiunge l’agenzia, si rischia di “ritardare il piano di ristrutturazione e di cessione degli asset”. Fitch ha deciso, quindi, di mettere sotto osservazione il rating di Finmeccanica attualmente a BBB-/F3. Il giudizio sul merito di credito è ora in creditwatch negativo.
► FINMECCANICA IN ROSSO DOPO DOWNGRADE S&P A BB+
Secondo gli esperti di Banca Akros, che ha diminuito il giudizio sul titolo Finmeccanica a “hold” da “accumulate”, la notizia dell’arresto di Orsi è molto negativa in quanto coinvolge l’India che è uno dei più importanti mercati nell’equipaggiamento militare. Mediobanca ed Equita Sim temono che la notizia possa avere ripercussioni negative sull’attuazione del piano di dismissioni e sul processo di riorganizzazione del gruppo. Intanto, ieri in borsa ha fatto male anche la controllata Ansaldo Sts, che ha chiuso con un calo del 2,99% a 7,3 euro, ma nell’intraday era sceso a 6,965 euro.