L’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio è stato assolto nell’ambito del processo sulla tentata scalata di Unipol sulla Banca nazionale del lavoro. Ad affermarlo è la seconda sezione penale della Corte d’Appello, che ha di fatti sostanzialmente azzerato le conclusioni alle quali era giunto il primo grado di giudizio, nel quale Fazio era stato condannato a tre anni e sei mesi di reclusione.
I giudici, oltre a Fazio, hanno assolto anche l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, che in primo grado era stato condannato a tre anni e sei mesi, e a una sanzione monetaria di 900 mila euro. Oltre ai due, il processo vedeva in qualità di imputati 13 persone fisiche e tre società, per reati vari, tra cui l’aggiotaggio, l’insider trading, l’ostacolo all’autorità di vigilanza. Uniche condanne confermate anche in secondo grado, quelle per l’ex presidente di Unipol Giovanni Consorte, e l’ex vicepresidente Ivano sacchetti.
I giudici hanno tuttavia ridotto la pena a un anno e sette mesi per Consorte (contro i precedenti tre anni e dieci mesi in primo grado) e a un anno e sei mesi (ex tre anni e sette mesi in primo grado), annullando altresì le sanzioni pecuniarie a carico dei due manager (rispettivamente 1,3 milioni di euro e 1 milione di euro). Consorte era stato condannato per i reati di ostacolo all’autorità di vigilanza e insider trading; Sacchetti per il solo reato di ostacolo.
È invece caduta per tutti gli imputati l’accusa di aggiotaggio. La stessa Unipol, che in primo grado era stata condannata a pagare una multa di 720 mila euro, si è vista ridurre la propria condanna al pagamento di 420 mila euro.
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Assolti i contropattisti Vito Bonsignore, Danilo Coppola, Ettore e Tiberio Lonati, Stefano Ricucci, Giuseppe Statuto, in primo grado condannati a tre anni e sei mesi di reclusione e a una multa di 900 mila euro.