Sorprendendo parte degli analisti finanziari, Gucci ha presentato una proposta irrevocabile di acquisto di Richard Ginori 1735. Un’offerta che potrebbe salvare la società (le cui carte sono sulle scrivanie del Tribunale di Firenze, che ha incarico la procedura di fallimento di una delle aziende più storiche d’Italia). Ma in cosa si è concretizzata l’offerta di Gucci per salvare una delle altre eccellenze del made in Italy nel mondo?
Stando a quanto riportato dalla stampa, Gucci avrebbe proposto 13 milioni di euro, rendendosi contemporaneamente disponibile a impiegare fin da subito almeno 230 dei 302 dipendenti del gruppo: un’offerta che pertanto potrebbe limitare, istantaneamente, le ricadute che il fallimento di Ginori potrebbe avere sul territorio locale, e che garantirebbe all’azienda un supporto da parte di uno dei gruppi più importanti del lusso nazionale (qui il nostro ultimo approfondimento di metà marzo su questo tema, quando Richard Ginori non aveva ancora ricevuto alcuna offerta).
Ancora, secondo quanto affermato dal documento d’offerta, la società che fa capo alla holding francese Ppr punterebbe a creare le condizioni affinchè Ginori possa “sviluppare prodotti e produzione di articoli per il settore tableware” e, contemporaneamente, contribuire “con le risorse e il supporto necessari a rendere le attività dell’azienda sostenibili in un’ottica di medi olungo periodo”.
Ne consegue che – conclude il documento d’offerta – “l’orientamento della produzione comporterà una crescente rilevanza di innovazione, ricerca e design”, considerando altresì che è prevista “un’estensione della gamma di prodotto” che “contribuirà a sviluppare e diversificare significativamente i canali di distribuzione e i volumi di vendita di Richard Ginori“.
Valutati tali obiettivi, aggiunge Gucci, l’offerente “intende investire sostanziali risorse in un programma industriale, sostenere Richard Ginori nei suoi processi di innovazione e per la ricerca e sviluppo, e sostenere i valori del Made in Italy attraverso la valorizzazione, formazione e mantenimento delle risorse umane qualificate in Italia”.
Rimane ora da comprendere se l’operazione possa davvero realizzarsi, rendendo così Ginori uno dei nuovi valori aggiunti di Gucci.