Apertura in ribasso questa mattina per il titolo Impregilo, quotato a Piazza Affari con il simbolo IPG. Le azioni del general contractor milanese mostrano una flessione dell’1,03% a 3,078 euro, dopo che il Consiglio dei Ministri ha deciso di prorogare, per un periodo di circa 2 anni, i termini per approvare definitivamente il progetto del Ponte sullo stretto di Messina. L’obiettivo è quello di prendere tempo prima dell’approvazione definitiva, in modo tale da poter verificare la fattibilità tecnica e la sussistenza delle reali condizioni di bancabilità.
A Piazza Affari il titolo Impregilo ha iniziato la seduta nel mirino dei venditori, che sono riusciti a spingere i prezzi fino a un minimo intraday di 3,01 euro, ovvero il livello più basso dallo scorso 10 settembre. La decisione di aspettare ulteriormente prima di approvare definitivamente il progetto è motivata dala necessità per il governo di tagliare la spesa pubblica. Pesano come un macigno le attese di congiuntura economica sfavorevole da qui ad almeno due anni.
Inoltre, c’è la volontà di rispettare le guideline della Commissione UE, relative ad una proposta dell’ottobre 2011, ovvero non includere più questo progetto nelle linee strategiche sui corridoi trans-europei. Il rischio maggiore per Impregilo è quello di giungere ad una revoca ex lege dell’efficacia di tutti i contratti in corso tra la concessionaria Stretto di Messina e il contraente generale, qualora non si riuscisse a trovare nel giro di due anni una soluzione tecnico-finanziaria favorevole. Se ciò dovesse realmente avvenire, a Impregilo verrebbero pagate solo le spese maggiorate di un 10%.
Il mancato pagamento della penale verrebbe così sospeso in caso di mancata realizzazione dell’infrastruttura sullo stretto di Messina. Secondo gli analisti di Banca Akros non ci sarà nessun pagamento nel breve periodo. Il broker del gruppo BPM conferma la sua raccomandazione sul titolo Impregilo a “hold” (tenere le azioni in portafoglio) con target price invariato a 3,55 euro.