Il titolo Mediaset è senza dubbio tra i protagonisti del rally della borsa milanese nell’ultimo mese e mezzo. Il Biscione è tornato sotto i riflettori a seguito della manifestazione di interesse su alcuni asset di Telecom Italia Media, ovvero l’emittente televisiva La7 e l’infrastruttura delle frequenze (tramite EiTowers, cioè la vecchia Dmt). Il gruppo televisivo italiano controllato dalla Fininvest della famiglia Berlusconi sembrerebbe interessato soprattutto a La7 e Mtv, due asset di TIMedia in vendita. Tuttavia, per gli asset di TI Media sarebbero in lizza anche altri nomi.
Su La7 ci sarebbe l’interesse di Cairo Communication, Discovery Channel, il fondo Clessidra di Claudio Sposito, Liberty Media e la tedesca Rtl. Per quanto riguarda, invece, i multiplex digitali, accanto ad EiTowers sarebbero in corsa gli spagnoli di Albertis e alcuni fondi finanziari, tra cui qualche investitore asiatico. L’Espresso ha invece preferito ritirarsi dall’asta. A questo punto c’è grande attesa per il 24 settembre, ovvero il giorno in cui saranno presentate ufficialmente le offerte vere e proprie (anche se non vincolanti).
Se Mediaset dovesse realmente spuntarla, si aprirebbe uno scenario completamente nuovo per la tv in Italia. Il colosso televisivo italiano vuole rilanciarsi, nonostante il crollo del mercato pubblicitario italiano e la recessione in corso. In borsa le azioni Mediaset continuano a salire incessantemente e anche venerdì c’è stato un nuovo boom con chiusura a 1,863 euro con rialzo del 6,15%. Il titolo Mediaset ha toccato il massimo più alto degli ultimi 5 mesi a 1,878 euro, portando la performance di borsa al 61% dallo scorso 25 luglio.
Venerdì il titolo Mediaset è stato anche promosso da Barclays, che ha alzato il target price a 1,6 euro da 1,3 euro per azione. La banca d’affari britannica ritiene che il titolo beneficerà del possibile taglio dei costi nei prossimi esercizi e del miglioramento della valutazione della controllata spagnola Mediaset Espana. Barclays ha poi confermato il rating “equalweight”. Intanto, secondo La Repubblica di oggi, Mediobanca – advisor di Telecom Italia – avrebbe negato a Mediaset la consultazione dei dati di TIMedia in quanto l’eventuale acquisto di questo asset comporterebbe problemi di concentrazione nel settore pubblicitario.