Sarà anche ai vertici del campionato di calcio italiano, ma in Borsa i risultati della Juventus sono tutt’altro che pienamente convincenti. Nonostante qualche segnale positivo, infatti, la società ha dovuto ammettere di aver chiuso il primo semestre dell’esercizio 2011/2012 con una perdita di 34,6 milioni di euro, contenendo il risultato negativo rispetto ai – 39,5 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno.
Insoddisfacenti i ricavi, che passano dagli 88,8 milioni di euro dello scorso anno agli attuali 85,4 milioni di euro. Costi operativi in calo di 8,8 punti percentuali a 91,3 milioni di euro. Indebitamento finanziario netto attestatosi intorno ai 125 milioni di euro. “La variazione negativa di 3,9 milioni di euro rispetto al saldo negativo di 121,2 milioni di euro al 30 giugno 2011” – si legge in una nota diffusa dalla società – “deriva principalmente dagli investimenti riferibili al nuovo stadio per 36 milioni di euro e dagli esborsi netti derivanti dalla campagna trasferimenti per 38,6 milioni di euro, parzialmente compensati dal versamento in conto aumento di capitale effettuato da Exor per 72 milioni di euro”.
Per quanto concerne l’attuale esercizio, prosegue la nota, “è prevista una perdita significativa, peraltro inferiore a quella dell’esercizio 2010/2011, in quanto esso è negativamente influenzato dalla mancata partecipazione alla UEFA Champions League, dalla sostanziale stagnazione dei ricavi generati dalla vendita centralizzata dei diritti radiotelevisivi, nonché dagli effetti economici derivanti dal processo di rinnovamento della rosa della prima squadra”.
“Peraltro” – conclude la nota della società – “i ricavi beneficieranno ulteriormente dell’apertura del nuovo stadio di proprietà”.
Insomma, si evince un grande ottimismo per i conti Juventus nel prossimo breve termine. Considerato che l’ottimismo traspariva anche da comunicazioni precedenti societarie, che tuttavia non hanno trovato grandi riscontri positivi nella concretezza, è consigliabile discreta cautela nell’investimento.
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