Il 2012 è stato finora un anno burrascoso per le banche europee, colpite pesantemente dalla crisi dei debiti sovrani dei paesi periferici continentali e dalla recessione economica. In borsa, il settore bancario resta tra i più volatili in assoluto, anche se da fine luglio scorso è iniziato un rally molto interessante dopo un primo semestre con più ombre che luci. La capitalizzazione di borsa di molti istituti di credito è stata intaccata ma la big europea resta sempre la britannica HSBC, che a fine ottobre scorso mostrava un valore di 140,6 miliardi di dollari.
Al secondo posto troviamo il gruppo bancario spagnolo Santander (60,77 miliardi), seguito dalla francese Bnp Paribas (circa 50 miliardi), dalla britannica Standard Chartered (44,55 miliardi) e dalla svizzera Ubs, con una capitalizzazione che sfiora i 44 miliardi di dollari. Le due principali banche italiane, ovvero Intesa SanPaolo e Unicredit sono rispettivamente al 14° e al 15° posto. In caso di clamorosa fusione tra i due big italiani del credito, il nuovo gruppo diventerebbe la sesta potenza bancaria continentale.
Tuttavia, Unicredit è la banca che fa maggiori profitti in Europa, anche più del colosso britannico HSBC. Infattti, le attività europee della banca di Piazza Cordusio hanno generato utili prima delle tasse per quasi 5,34 miliardi di dollari. HSBC ha ottenuto profitti prossimi allo zero in Europa, mentre ha fatto 11,77 miliardi di dollari con la controllata di Hong Kong. La stessa Santander ha profitti soprattutto grazie alle attività sudamericane (Brasile in primis) e negli Stati Uniti, mentre meno di due miliardi sono entrati dalle attività nel Regno Unito.
In Italia la prima banca per capitalizzazione di borsa resta Intesa SanPaolo. Il gruppo bancario di Ca’ de Sass ha un valore di borsa di 20,5 miliardi di dollari, di poco superiore ai 20,1 miliardi di Unicredit. Molto più staccate sono Mediobanca (3,85 miliardi), Mediolanum (2,83 miliardi), Ubi Banca (2,77 miliardi), Banca Mps (2,54 miliardi), Banco Popolare (2,19 miliardi), Bca Carige (1,6 miliardi), Bper (1,55 miliardi).