Mediobanca ha presentato il piano industriale 2014 – 2016. Un documento particolarmente atteso dagli stakeholders, e prevalentemente concentrato su una maggiore focalizzazione delle attività corporate & investment banking, retail e wealth management, e sulla già preannunciata riduzione dell’esposizione all’equity per 2 miliardi di cui 1,5 attraverso alcune cessioni programmate, concernenti diverse partecipazioni in società italiane.
In proposito, il piano prevede l’ipotesi di cessione del 3 per cento di Generali. Ancora prima, dovrebbero diventare protagoniste di cessione le partecipazioni Telco ed Rcs, che saranno portate a “valore di mercato”, dando seguito a una svalutazione complessiva di 400 milioni: considerando che l’operazione dovrebbe concretizzarsi nel brevissimo termine, l’impatto derivante da tale cessioni andrà a realizzarsi presumibilmente già sul corrente esercizio, la cui chiusura – per Mediobanca – è prevista per il 30 giugno.
Per quanto riguarda invece le proiezioni dell’attuale piano industriale, Mediobanca stima un Roe che a giugno 2016 sarà compreso tra il 10 e l’11 per cento, un Core Tier 1 stabile all’11-12 per cento per tutto l’arco del piano con un payout del 40 per cento (vedi anche le recenti osservazioni di Mediobanca sulle necessità di Banco Popolare, di cui abbiamo parlato pochi giorni fa).
Risalendo il conto economico, Mediobanca attende ricavi attesi a 2,1 miliardi di euro, con una crescita ponderata annua del 10 per cento ed un costo del rischio stabile a 150 basis points.
Strutturalmente, Mediobanca anticipa che saranno accorpati in un’unica area Cib e private banking, e sarà inoltre avviata la divisione Mediobanca Alternative Asset Management per lo sviluppo delle attività a maggior contenuto commissionale e minor assorbimento di capitale, con la finalità ultima di poter raggiungere – entro i prossimi cinque anni – una quota dei ricavi bancari totali pari ad almeno il 15 per cento.
L’istituto di credito ha infine confermato che saranno ripristinati i finanziamenti ad imprese e famiglie, mentre la raccolta impieghi e tesoreria verrà ricondotta ai livelli antecedenti la crisi.