Prosegue il calendario delle vendite da parte della Fondazione MPS. L’ente ha infatti appena comunicato che ad oggi è stata ceduta una quota complessiva pari a 11,45 punti percentuale del capitale sociale della banca al prezzo medio pari a 0,365 euro per azione. Come conseguenza di questa nuova ondata di cessioni, l’ente ha emanato una nota nella quale “ritiene di aver sostanzialmente raggiunto l’obiettivo prefissato di cedere tutte le azioni libere da pegno (pari a quasi il 13% di MPS, ndr) in vista della definizione del piano di ribilanciamento con i creditori finanziari”.
Sempre secondo quanto si legge sui media, l’obiettivo di estinguere circa un miliardo di debiti della propria esposizione passiva avrebbe coinvolto numerosi compratori, sebbene poi – ad essere realmente interessati alle operazioni di acquisto – sarebbero stati pochi quelli con i quali si è formalmente conclusa la negoziazione. Tra i tanti, la famiglia Aleotti ha affermato di aver comprato il 4% di Monte Paschi dalla Fondazione. Gli altri azionisti non hanno probabilmente superato la soglia di rilevanza e, pertanto, non sono stati obbligati a rendere trasparente la propria transazione di acquisto di quote della banca. Su tutti vi sarebbe comune Edoardo Caltagirone, che ha affermato di aver comprato lo 0,5% dell’istituto di credito e, probabilmente, l’imprenditore fiorentino Ivo Nuti (già socio di MPS), il quale punterebbe direttamente a un posto nel consiglio di amministrazione della banca.
► TARGET PRICE RIDOTTO SU BANCA MPS
Oltre a quanto sopra, emerge altresì che la Fondazione ha appena chiuso la lista dei candidati per il nuovo consiglio di amministrazione che sarà guidato da Alessandro Profumo in qualità di presidente. Una seconda lista sarà presentata da Unicoop Firenze per i soci privati (a guida di Alberto Giovanni Aleotti, il quale rinuncerebbe di fatto a una lista propria per entrare in quella di Turiddo Campaini).