Salvatore Ferragamo avvia i propri nuovi piani per mezzo di una recentissima intervista rilasciata al quotidiano francese Les Echos dal presidente del consiglio di amministrazione Ferruccio Ferragamo. Un’intervista che ha avuto anche il merito di sospingere le quotazioni del titolo azionario, e aprire la strada a nuove interpretazioni sul futuro della compagine. Vediamo allora cosa ha dichiarato Ferragamo, e come potrebbe svilupparsi il prosieguo societario.
“Anche se parliamo di un probabile rallentamento della crescita nel nostro settore” – spiega il presidente di Ferragamo al quotidiano transalpino –“ si tratta sempre di un ritmo positivo del 5-6% l’anno”.
Per quanto concerne i risultati previsionali consolidati, Ferragamo ha affermato di attendersi grandi cose su scala internazionale e, per quanto concerne gli Stati Uniti, “a rinforzare la nostra presenza nei prossimi anni attraverso il rinnovamento e l’allargamento di alcuni negozi come quelli di Chicago e San Francisco, dopo aver ristrutturato quello di New York lo scorso anno” (qualche mese fa avevamo parlato dell’andamento della compagnia, approfondendo il bilancio Ferragamo 2012: vi rimandiamo a tale focus per sapere in che modo si era concluso il precedente esercizio, e quali sono le prospettive sul nuovo).
Per quanto invece riguarda la Cina, uno dei mercati emergenti a più elevato tasso di crescita stimata, Ferragamo ha innanzitutto ricordato di aver aumentato al 75 per cento la quota di partecipazione nella società di distribuzione, potendo in tal modo monitorare al meglio i propri processi totali nel mercato del Paese asiatico.
Per il vecchio Continente, infine, Ferragamo ha ricordato come “la ripresa non e’ ancora vicina, ma per il lusso e’ compensata dall’eccellente evoluzione dei flussi turistici”. In particolare, rispondendo in maniera specifica a una domanda sulle eventuali operazioni straordinarie, Ferruccio Ferragamo ha voluto sottolineare come la società rimanga in effetti un solido gruppo familiare, e il cui principale obiettivo sia quello di sviluppare gradualmente il portafoglio dei propri marchi.