Avvio molto negativo per la borsa di Milano, che è tra le peggiori in Europa. Per ora fa leggermente peggio solo l’indice Ibex-35 di Madrid, che perde il 2,5% circa. A mettere ko l’indice azionario FTSE MIB è il crollo dei titoli bancari. L’indice FTSE MIB segna un ribasso del 2,29% a 15.567 punti ed è sempre più appesantito dall’instabilità del settore bancario, tornato sotto pressione da quando la Consob ha ripristinato l’operatività di vendita allo scoperto alcuni giorni fa.
Il ritorno del clima di avversione al rischio è dovuto ai problemi di Grecia e Spagna, che stanno eclissando le recenti manovre di politica monetaria di Bce, Federal Reserve e Bank of Japan. In Grecia c’è il rischio di una nuova ristrutturazione del debito, mentre Madrid è alle prese con un deficit di bilancio pauroso che con tutta probabilità costringere il governo Rajoy a richiedere gli aiuti finanziari dell’Europa.
Piazza Affari continua a perdere terreno, dopo che ieri era avvenuto un timido rimbalzo con un rialzo in chiusura di poco inferiore al mezzo punto percentuale. Tuttavia, dopo lo spettacolare rally estivo durato fino al 14 settembre, i compratori sono praticamente scomparsi ed è avvenuto un calo superiore al 7% dai top di periodo di area 16.700 punti. L’indice milanese sembra ora proiettato verso il ritorno in area 15.300 punti. Le vendite stanno colpendo soprattutto i titoli bancari. Spicca il calo di Banco Popolare, che perde il 4,54% a 1,22 euro. Giù anche Ubi Banca (-4,13%) e Banca Mps (-3,94%).
Tra i big del settore del credito italiano va segnalato il calo di Intesa SanPaolo, che perde quasi il 3,7% quotando poco sopra 1,23 euro. Unicredit, invece, perde il 3,14% a 3,39 euro. In attesa dell’asta dei BOT, lo spread Btp-Bund è tornato a salire con decisione e attualmente quota a 373 punti base. Il rendimento del Btp decennale è ora pari al 5,24%.