Inutile dire il contrario: la grave recessione globale sta lasciando il segno sull’economia italiana. A risentirne sono soprattutto le imprese e in particolare quelle quotate in Borsa. Queste ultime infatti hanno registrato nel 2008 ricavi per 37,6 miliardi di euro contro i 53,7 totalizzati nel 2007. Con la crisi, quindi, Piazza Affari ha “bruciato” la bellezza di 16 miliardi di euro, pari a quasi un terzo dei profitti registrati nel 2007. Nonostante dalle borse mondiali arrivino i primi segnali di ripresa, con perdite che sono state dimezzate grazie al recupero del settore bancario in particolare negli USA, in Italia i listini sono ancora dominati dal segno meno.
Sono numerose, infatti, le aziende italiane che hanno presentato un bilancio in perdita: ben 58 su un campione di imprese preso in esame nel 2008, ben il doppio di quelle del 2007. Delle società quotate in borsa oltre il 20% ha chiuso il 2008 in passivo. Il calo dei profitti ha colpito fortemente il settore bancario: Intesa Sanpaolo ha visto crollare i suoi utili di oltre 4,5 miliardi di euro mentre UniCredit e Assicurazioni Generali hanno perso circa 2 miliardi di euro ognuno.
Qualche segnale positivo arriva dal settore energetico e dalle telecomunicazioni. Hanno contenuto le perdite, infatti, Eni ed Enel con quest’ultima che ha addirittura incrementato i profitti di 1,3 miliardi di euro. Bene Telecom Italia, che ha mantenuto stabile l’utile e Fastweb che ha registrato il primo utile dalla sua nascita.
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