Prima trimestrale 2012 Mediaset

 Il primo trimestre 2012, per Mediaset, si è chiuso con risultati fortemente penalizzanti. Stando a quanto dichiarato dal “Biscione”, nella prima parte d’esercizio gli utili netti sarebbero calati da quota 68 milioni di euro agli attuali 10,3 milioni di euro. Ne consegue una contribuzione fortemente negativa per l’intero 2012, anno che dovrebbe chiudersi con un risultato netto inferiore rispetto a quanto conseguito nel precedente esercizio fiscale.

“Sulla base dei risultati conseguiti al termine dei primi tre mesi” – si legge infatti nella nota diramata dal management societario – “se le condizioni di mercato non dovessero evidenziare segni di miglioramento, il gruppo conferma la previsione di chiudere l’esercizio 2012 con un utile netto consolidato inferiore a quello registrato nel 2011”, quando la società riuscì a ottenere un profitto netto pari a 225 milioni di euro.

In forte calo anche il giro d’affari: i ricavi del gruppo sono diminuiti a quota 977,8 milioni di euro, in contrazione di 12 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre la raccolta pubblicitaria in Italia avrebbe ceduto il 10,2% a 622 milioni di euro. Particolarmente deludenti i risultati sui principali margini, con il risultati operativo precipitato da 135,8 milioni di euro a 38,98 milioni di euro, e con una redditività che scende dai 12,2 punti percentuali dello scorso anno agli attuali 4 punti percentuali. L’indebitamento netto è invece cresciuto di 100 milioni toccando 1,775 miliardi di euro.

BILANCIO MEDIASET 2011 APPROVATO

Per quanto concerne l’attesa asta delle frequenze televisive, Marco Giordani, direttore finanziario della società, ha affermato che occorre “solo aspettare” quanto verrà stabilito dall’Agcom. “Al momento non conosciamo tempi, procedure e prezzi. Tutto può accadere. Se le frequenze, come leggiamo sul mercato, saranno per tre anni, non siamo interessati, se saranno perenni sì”.

MEDIASET CRESCE NELLA TV A PAGAMENTO

Sul fronte degli ascolti televisivi, Mediaset è ancora il leader nazionale con il 38,9% di share tra i telespettatori over 15 e under 65 (il c.d. “target commerciale”).

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