Dopo dieci anni dalla prima quotazione a Piazza Affari, Tiscali, provider guidato da Renato Soru, è riuscito a chiudere un trimestre con un risultato positivo. Durante il primo periodo dell’anno, infatti, la società è riuscita a ottenere un profitto netto di 300 mila euro, contro una lunga serie di risultati negativi, intervallati da sporadici “attivi” influenzati fondamentalmente da proventi straordinari non attinenti la gestione caratteristica del business aziendale.
Per quanto concerne gli ulteriori elementi statistici, la società ha chiuso il primo periodo dell’anno con ricavi in calo di 13,5 punti percentuali a 59,7 milioni di euro, e un risultato operativo lordo pari a 17,4 milioni di euro, in flessione di 5,6 punti percentuali. L’Ebit è positivo per 4,1 milioni di euro, contro i -2,3 milioni di euro del primo trimestre dello scorso anno. Flusso di cassa free positivo per 7,6 milioni di euro. Numero di clienti adsl in flessione a 479 mila unità, rispetto ai 541 mila dell’anno precedente. Forte incremento degli utenti di telefonia mobile, passati a quota 153 mila unità (+ 53,8%).
Per quanto infine riguarda l’indebitamento del gruppo, il volume a fine marzo è stato pari a 195,8 milioni di euro, in flessione rispetto ai 200 milioni di euro rilevati alla fine del 2011. “I risultati presentati” – si legge in un comunicato diffuso dalla società – “confermano lo sforzo compiuto dal management nella gestione operativa per mantenere performance soddisfacenti pur in un difficile contesto macroeconomico e in una situazione competitiva di mercato particolarmente sfidante”.
► BILANCIO TISCALI 2011 IN PERDITA
La società torna pertanto a rivedere la luce dopo un recente passato abbastanza difficile, nella quale aveva comunque sempre potuto ribadire l’intenzione di migliorare i propri conti nel breve – medio termine. Il periodo della “riscossa” parziale sembra essere arrivato: vediamo se anche i prossimi trimestri confermeranno la strada di crescita intrapresa dall’azienda di Soru.