Il 2013 è appena iniziato, ed è già tempo di pianificare qualche bell’investimento in un settore caratterizzato da altalene molto interessanti: l’automotive. Cercare di estrapolare alcuni titoli di particolare significatività è compito piuttosto arduo (e soprattutto rischioso, nel breve termine), ma vogliamo comunque cercare di comprendere quali siano le azioni auto che potrebbe essere meglio mettere nel proprio portafoglio in questa prima fase del 2013.
Iniziamo dall’ambito europeo. Qui il brand incontrastabile (almeno per il momento), è quello di Volkswagen. La società tedesca continua infatti a rosicchiare delle quote di mercato ai più deboli costruttori, e il trend di borsa sembra premiare, nell’arco dell’ultimo anno, chi ha scelto di investire i propri risparmi nell’azienda (meno soddisfatti sono coloro che sono entrati nel titolo Volkswagen in maniera spot in qualche seduta della terza parte dello scorso anno). Ci sembra quindi che anche per il 2013 Volkswagen possa essere un titolo in grado di occupare un buon posto nei vostri depositi amministrati.
Non produce auto, ma pneumatici Michelin. La società, dopo un periodo di deciso calo delle quotazioni nell’ultima parte del 2011, ha subito un corposo rimbalzo che la sta conducendo in una forbice tra i massimi storici. L’andamento potrebbe consolidarsi nel medio termine, con obiettivi molto interessanti da conseguire nel corso dell’attuale esercizio finanziario (vedi anche Investire nel settore auto nel 2013).
Per quanto concerne i principali concorrenti Michelin, un’opzione utile di acquisto potrebbe essere anche quella di acquistare – magari in più tranche, mediando i prezzi di ingresso – Continental. In questo caso i presupposti finanziari, affermano una buona parte degli analisti, sembrano essere meno buoni di quelli Michelin, ma potrebbero comunque esser portatori di soddisfazioni?
E in casa nostra? Non ci sentiamo di scommettere sul titolo Fiat nel breve termine. Quote di mercato in fase incerta, presenza ancora debole in alcuni mercati emergenti e altre determinanti esogene e endogene ci inducono a prender tempo. Salvo sorprese positive dalla fusione con Chrysler.