Il titolo Banca Popolare di Milano (Bpm) ha aperto in rialzo questa mattina a Piazza Affari, in scia al buon andamento dell’indice principale FTSE MIB che sale dello 0,7% circa. Le azioni Bpm sono in rialzo dell’1,39% a 0,3203 euro, ma i prezzi hanno già toccato un massimo intraday a 0,322 euro. Ieri, invece, il titolo aveva perso l’1,06%. La banca è sotto i riflettori per la presentazione del nuovo piano industriale 2012-2015 approvato ieri dal consiglio di gestione.
I driver principali del piano sono la semplificazione organizzativa e il taglio dei costi. Bpm vuole ridurre del 70% le strutture organizzative di sede, del 25% i dirigenti e dell’80% il numero dei consiglieri delle controllate. Previsti anche 700 esuberi. Bpm vuole dare il via al progetto di un’unica banca commerciale, tagliando definitivamente i ponti con la gestione precedente. Bpm interverrà dal lato dei costi, portando quasi certamente i dipendenti a circa 7.800 da 8.467. E’ previsto anche il taglio del costo del personale del 10% al 2015.
L’intervento riguarderà 3mila persone, di cui 2.300 avviate a piani di riconversione e formazione. E’ previsto un incentivo all’esodo per coloro che sono in possesso dei requisiti pensionistici e l’adesione al Fondo di solidarietà. Sarà rivisto poi il contratto integrativo aziendale. Secondo le stime della banca, le misure totali dovrebbero portare ad una riduzione dei costi amministrativi del 12% e degli ammortamenti del 23%. Il risparmio dei costi atteso al 2015 è pari a 65 milioni di euro rispetto ai dati di fine 2011.
Per quanto riguarda i target finanziari, viene stimato un Core Tier1 in crescita sopra il 9% al 2015. Inoltre, si stima un aumento medio anuo del 4,3% dei ricavi dal segmento privati e una crescita del 7,4% per il segmento imprese, esclude large corporate. Si stima poi un aumento dell’1% annuo degli impieghi totali. Il consiglio di gestione ha poi approvato la proposta di conciliazione di 40 milioni sul Convertendo Bpm 2009/2013.