Partenza in leggero calo questa mattina per il titolo Bca Pop Milano, che cede lo 0,4% per una quotazione di poco superiore a 0,35 euro. Il titolo continua a proseguire sulla falsariga degli ultimi giorni, ovvero senza mostrare particolari segnali di direzionalità, dopo che i prezzi sembrano aver trovato un equilibrio oscillando tra 0,35 e 0,37 euro. C’è da dire, però, che il titolo è uno dei tre migliori tra le 14 banche commerciali quotate a Piazza Affari nel primo semestre del 2012.
Al 30 giugno 2012, il titolo ha messo a segno una performance positiva del 22,5% considerando i primi sei emsi dell’anno in corso. Tuttavia, il rendimento era stato anche migliore fino a metà marzo scorso, quando i prezzi quotavano ancora in area 0,52 euro. Da allora c’è stata una forte discesa con il ritorno dei prezzi fin sotto 0,3 euro, ovvero un crollo vicino al 77%.
Il mercato ha premiato il cambiamento di proprietà e di management, altrimenti l’andamento positivo dovrebbe sorprendere non poco se si considera che l’ex presidente Massimo Ponzellini è agli arresti domiciliari, che sono ancora in corso un paio di inchieste della magistratura e che bisogna restituire 500 milioni di Tremonti bond. L’arrivo di Andrea Bonomi e dell’amministratore delegato Piero Luigi Montani hanno riportato maggiore fiducia, ma per proseguire la luna di miele con i grandi investitori serve qualcosa in più.
Negli ultimi anni il gruppo era stato travolto da logiche estranee al business e agli interessi degli azionisti. Ora si aspetta il rilancio. Il primo passo sarà la riorganizzazione interna e il taglio di almeno un migliaio dei seimila dipendenti della banca. Nel frattempo Maria Louise Arscott è arrivata da Intesa SanPaolo per occuparsi dell’organizzazione. Il prossimo appuntamento fondamentale per la banca sarà con tutta probabilità il 24 luglio, quando l’ad Montani e Bonomi (presidente del Consiglio di gestione) mostreranno le cifre del nuovo piano industriale.