Il titolo Intesa SanPaolo è partito molto bene questa mattina a Piazza Affari, mostrando un rialzo dell’1,74% a 1,283 euro. Le azioni del gruppo bancario torinese quotano al momento poco sotto il massimo di giornata, che finora corrisponde a 1,288 euro. Ieri il titolo Intesa SanPaolo, che ha come codice di negoziazione di borsa “ISP”, aveva chiuso la sessione di ieri con un progresso dello 0,88% a 1,261 euro. Il superamento della resistenza di 1,284 euro ha portato la quotazione di Intesa SanPaolo sui massimi degli ultimi 5 mesi.
Dallo scorso 23 luglio, quando il titolo toccò un minimo annuale a 0,8535 euro, le azioni Intesa SanPaolo sono rimbalzate con grande forza mostrando una performance del 50%. L’andamento del titolo rispecchia il clima di ritrovata fiducia sul settore bancario, che resta però ancora potenzialmente soggetto a pericolose ricadute in caso di peggioramento della crisi dell’euro. Intanto, il gruppo torinese si prepara a dare il via alla ristrutturazione interna, necessaria per snellire e rendere più efficiente sia l’assetto organizzativo sia la governance.
Il gruppo bancario è comunque impegnato da mesi nel riassetto strategico, ma la prossima settimana (lunedì 10 settembre) il dossier finirà sul tavolo dei consigli di sorveglianza e di gestione. L’organo presieduto da Giovanni Bazoli dovrebbe occuparsi della governance, con possibile rivisitazione del sistema duale. Si parla da tempo di un ritocco a questo assetto, che lo scorso anno ha portato a 235 incontri tra riunioni di consigli e commissioni collegate. L’obiettivo è snellire il sistema, riducendo così i costi e migliorando l’efficienza delle decisioni.
Allo studio c’è un sistema che possa dare al consiglio di gestione una maggiore libertà d’azione con più poteri ai manager. L’idea è quella di affiancare altri tre top manager al ceo Enrico Cucchiani, con i cinque posti rimanenti da assegnare ai membri delle fondazioni. Intanto, restando in tema di riorganizzazione, c’è da segnalare l’uscita del direttore centrale del personale Marco Vernieri che fa seguito a quella del direttore generale Marco Morelli avvenuta a metà luglio scorso.