L’annuncio del nuovo piano di acquisto illimitato di bond, denominato Outright Monetary Transaction (Otm), che andrà a sostituire il vecchio piano Smp, ha datto subito slancio ai mercati finanziari e in particolare alle borse e ai bond dei paesi periferici. L’indice azionario milanese FTSE MIB ha brindato alle parole di Draghi chiudendo la seduta con un rialzo del 4,31% a 15.780 punti. Ancora meglio ha fatto l’Ibex-35 di Madrid, che ha guadagnato quasi il 5%. A trainare i listini europei, ma in particolare Piazza Affari, sono stati ancora una volta i titoli finanziari.
Il titolo migliore è stato Bca Pop Milano, che è salito dell’11,14% a 0,4757 euro, toccando il massimo più alto degli ultimi 6 mesi. Bca Pop Emilia Romagna ha quadagnato quasi il 10%, mentre Ubi Banca è salita del 9,17% sfondando quota 3 euro. Spettacolare rialzo anche per Unicredit, che è salita dell’8,14% a 3,506 euro, sui livelli più alti degli ultimi cinque mesi. Intesa SanPaolo ha chiuso la seduta con un rialzo del 5,95%, Banco Popolare del 6,12% e Banca Mps del 5,31%.
Tra i titoli assicurativi spicca il balzo di Generali Assicurazioni, che ha chiuso la seduta di ieri con un guadagno del 6,18% a 12,19 euro tornando sui livelli di fine marzo scorso. I rialzi dei titoli finanziari sono senza dubbio i più consistenti, ma hanno fatto bene anche i titoli industriali, come Pirelli e Prysmian, che hanno guadagnato entrambi più del 3%. Balzo anche per Fiat, che ha guadagnato il 4,79% a 4,464 euro. Molto bene hanno fatto anche i titoli petroliferi, in particolare Saras che è salito di oltre il 4%.
L’effetto-Draghi si è fatto sentire anche sugli spread sovrani. L’euforia generalizzata sui mercati ha spinto gli investitori a fare incetta di titoli di stato italiani, spagnoli e francesi. Lo spread Btp-Bund è crollato a 373 punti base, mentre lo spread Bonos-Bund è sceso a 450. Continua a restringersi anche lo spread francese, che ora è a 68 punti base. Per oggi sono attesi nuovi acquisti su borse e bond.