L’amministratore delegato Pier Mauro Moretti ha anticipato qualche principale risultato conseguito da Ferrovie dello Stato nel corso del recente 2012. Risultati che sono stati ribaltati mediaticamente dal manager con una buona dose di soddisfazione, e che potrebbero fare da apripista per una eventuale riconferma del top manager, il cui contratto con le Ferrovie dello Stato scadrà tra pochi mesi, lasciando aperti importanti margini di interpretazione su quanto accadrà in futuro.
Per Mauro Moretti, che di Ferrovie dello Stato è amministratore delegato dal 2006, con carica in scadenza ad aprile, non chiude certamente la porta a riconferme. “Sono nominato ogni tre anni, spetta a chi dovrà nominarmi decidere se confermarmi. Io sono disponibile, certo” – ha affermato il top manager, le cui dichiarazioni sono state riportate sulle principali agenzie di stampa.
“Del resto” – sottolineava il quotidiano Il Giornale in proposito – “Moretti firma il successo dell’Alta velocità, la più grande infrastruttura del dopoguerra e uno dei grandi successi recenti dell’Italia dei servizi. Ieri a Torino, all’inaugurazione della stazione di Porta Susa, ha dato le prime anticipazioni sui risultati dell’anno appena terminato: «Chiuderemo i conti del 2012 con un utile netto superiore a quello dell’anno precedente: sarà pari a circa 300 milioni, mentre l’Ebitda sarà di due miliardi»” (vedi anche Semestrale Ferrovie dello Stato 2012).
Il manager ha voluto precisa come tale denaro servirà come importante contribuzione nel finanziamento di tutti i progetti in corso, in particolare per le nuove flotte di treni veloci e regionali. “I numeri dell’Alta velocità sono, a loro volta, molto positivi: 30 milioni di viaggiatori, con un incremento di traffico nel 2012 del 10%” – prosegue il quotidiano Il Giornale nel suo approfondimento dedicato a quanto accade in casa Ferrovie dello Stato – “Infine, a chi gli ha chiesto se le Ferrovie possano essere interessate a un’integrazione con Alitalia, ha risposto laconico: «Oggi no…», lasciando la frase sospesa” (vedi anche Alitalia verso le Ferrovie dello Stato: che c’è di vero?).