Saipem esce dalla lista dei preferiti di Citigroup

 Il titolo Saipem è sotto i riflettori a Piazza Affari, a seguito della notizia di un possibile ribaltone ai vertici della società. E’ stato convocato un consiglio di amministrazione straordinario intorno alle ore 14,30. Il cda potrebbe portare alla clamorosa uscita di scena dell’attuale amministratore delegato Pietro Franco Tali, che si trova al comando dell’azienda petrolifera milanese ormai dall’anno 2000. Non viene esclusa, però, la possibilità di esclusione anche di altri top manager. Intanto, il titolo Saipem è stato escluso dalla lista di titoli preferiti di Citigroup.

Secondo indiscrezioni di stampa Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni (che controlla Saipem), avrebbe deciso di decapitare i vertici della società milanese attiva nei servizi all’industria petrolifera a seguito dello scandalo che ha travolto in Algeria la compagnia petrolifera statale (Sonatrach) con diversi dirigenti accusati di corruzione e malversazione. Anche Saipem sarebbe tra le società coinvolte. L’ad Tali dovrebbe così consegnare oggi le dimissioni dinanzi al cda straordinario.

PIAGGIO E’ DA COMPRARE SECONDO CITI

Nel frattempo il titolo Saipem è stato rimosso dalla focus list di Citi, che però ha confermato l’indicazione di acquisto sulle azioni della compagnia petrolifera, grazie alla crescita strutturale nel segmento offshore e nella produzione di gas. In particolare, il portfolio offshore è già su livelli record quest’anno, ma gli specialisti di Citi si aspettano un miglioramento nel 2013. Le stime degli analisti della banca americana sono per un tasso annuo composto di crescita degli utili del 18% tra il 2012 e il 2015. A Piazza Affari il titolo Saipem sembra poter accelerare al ribasso, dopo una partenza piatta.

PIAZZA AFFARI REGINA D’EUROPA VERSO QUOTA 17MILA

Le azioni della compagnia petrolifera italiana mostrano una perdita dello 0,79% a 33,89 euro. La quotazione è praticamente sui minimi di giornata. Ieri l titolo aveva chiuso la seduta con un passivo dello 0,32%. Da metà novembre era avvenuta una ripresa importante dei prezzi dai minimi di periodo toccati a 31,81 euro. Tuttavia, la quotazione attuale resta molto distante dai massimi storici toccati lo scorso 17 settembre a 40,12 euro.

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