Sea vuole nuovamente e fermamente quotarsi sui mercati regolamentati. A tal fine venerdì scorso il consiglio di amministrazione della società ha approvato il riavvio delle procedure che potrebbero condurre la società in quotazione, accingendosi altresì ad inviare la documentazione a Borsa Italiana e alla Consob. La quotazione, se non vi saranno intoppi, è prevista per il prossimo mese di novembre. Ma vediamo quali saranno tutti gli step che Sea dovrà affrontare per effettuare il gradito sbarco su Piazza Affari.
Contemporaneamente all’approvazione dell’avvio delle procedure di quotazione, il consiglio di amministrazione della compagnia ha altresì approvato il piano industriale. A questo punto occorrerà attendere una decina di giorni (il 10 ottobre) per poter veder riunita l’assemblea dei soci. In precedenza, nella giornata di giovedì, il consiglio comunale di Milano aveva deliberato il via libera per lo sbarco a Piazza Affari dell’azienda, di cui l’ente municipale del capoluogo lombardo è ancora azionista di maggioranza.
Il via libera da parte del comune non è stato immediato, bensì ottenuto a margine di una riunione fiume, con la seduta che è durata complessivamente quasi 30 ore. Alla fine, 25 sono stati i voti a favore e 2 quelli contrari, oppositori della delibera Sea – Serravalle che prevede, oltre alla quotazione in borsa della società aeroportuale, la cessione, attraverso una gara congiunta con la
provincia di Milano, delle quote della società autostradale.
A questo punto la palla passa tra le mani della provincia di Milano, che di Sea è azionista di minoranza con una quota del 14,56 per cento. L’ente provinciale avrà tempo fino al 9 ottobre (cioè, fino al giorno prima dell’assemblea dei soci Sea, convocata per il 10 ottobre) per decidere se partecipare alla quotazione o se tirarsi fuori dalla transazione.
Superato anche l’appuntamento del 10 ottobre, la strada verso la quotazione di Sea in Borsa Italiana dovrebbe esser finalmente in discesa. Vi terremo aggiornati su tutti i prossimi sviluppi.