Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, e che desiderebbe poter approdare in Borsa, ha presentato il rendiconto intermedio di gestione al 30 settembre 2012. Dal documento economico, finanziario e patrimoniale, emerge un utile netto instabilità, ricavi in crescita, Ebitda in aumento. Vediamo allora quali sono stati i principali risultati conseguiti dalla compagnia, che si presenta in tal modo in maniera piuttosto positiva ai propri stakeholders, in vista della chiusura d’anno.
Come anticipato, al 30 settembre la società ha registrato un utile netto di 39,3 milioni di euro, sostanzialmente invariato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ammesso che non si tenga in considerazione l’effetto della valorizzazione delle partecipazioni dello scorso esercizio (plusvalenza di 16,1 milioni di euro). I ricavi sono invece in crescita a 502,7 milioni di euro (+5,3%). Tra le voci più rilevanti, l’aviation ha contribuito per il 43%, la non aviation per il 25%, handling ed energia per il 16% e per il 5%. L’ebitda si è attestato a 126,9 mln (+6%), l’ebit a 73,4 mln (+3,4%), mentre l’indebitamento finanziario netto è stato di 334,5 mln.
I risultati, rende noto una comunicazione societaria, includono anche gli effetti del pagamento di luglio della quota del dividendo in favore dei soci diversi dal Comune di Milano – che è azionista di maggioranza con il 54,8 per cento – pari a 22,7 milioni di euro. Nello stesso periodo, inoltre il gruppo ha sostenuto investimenti per 80,6 milioni (65 milioni nei primi nove mesi 2011). Al 30 settembre, il sistema aeroportuale milanese ha servito 21,4 milioni di passeggeri (-1,6%) e gestito 312 mila tonnellate di merci (-8,4%).
Complessivamente, nei primi dieci mesi gli aeroporti gestiti da Sea, rispetto al corrispondente periodo 2011, hanno invece evidenziato un calo del 2% dei passeggeri, a 23,7 milioni. Il traffico merci ha raggiunto le 349 mila tonnellate, in calo dell’8,7% rispetto a quanto conseguito nello stesso periodo dell’anno precedente.
Continueremo a seguire, per quanto ovvio, con estrema attenzione, i prossimi passi di Sea: la società potrebbe infatti sbarcare in Borsa prima di quanto precedente pianificato.