Oggi sarà presentato al consiglio di amministrazione di Impregilo la guideline dell’accordo strategico con Salini, che secondo le stime dovrebbe portare sinergie di ricavi per 3,5 miliardi di euro nel giro di 5 anni. Da questo dato dovrebbe partire la nuova avventura Impregilo-Salini, anche se bisognerà approfondire meglio il dato sulle maxi-sinergie in attesa del progetto che legherà industrialmente il general contractor con la società di costruzioni dell’imprenditore romano. Intanto, ieri in borsa il titolo Impregilo ha chiuso con un calo di mezzo punto percentuale a 3,176 euro.
In attesa del piano definitivo di integrazione tra i due guppi, che dovrebbe essere presentato a fine ottobre, si iniziano a fare le prime valutazioni sui possibili benefit sul giro d’affari. Ad ogni modo la guideline dovrà ottenere sia l’ok del consiglio di amministrazione sia il via libera del comitato governance e del comitato per le operazioni tra parte correlate. Infatti, le due società hanno lo stesso azionista di controllo (gruppo Salini) e lo stesso manager al vertice (Pietro Salini).
La stessa Consob ha invitato a definire meglio le linee guida del piano per evitare conflitti di interesse. Secondo indiscrezioni di stampa, alla fine si arriverà ad un compresso che vedrà la partecipazione congiunta ai bandi e una successiva spartizione dei lavori secondo modalità decise da comitati ad hoc. Non si parla ancora di integrazione tra i due gruppi di costruzioni ma, come ha più volte dichiarato lo stesso Pietro Salini, la fusione tra Impregilo e Salini è in ogni caso la “soluzione finale”.
L’altro grande azionista di Impregilo, ovvero Gavio, non è convinto della possibilità di procedere con un’integrazione. L’imprenditore di Tortona ritiene che Impregilo rischia di trovarsi in un contesto caratterizzato da minori margini di crescita. Il gruppo Gavio è pronto a dare battaglia su questo punto. Al 30 giugno scorso Impregilo ha mostrato un giiro d’affari di 1.232,4 milioni di euro con un risultato operativo di 12,7 milioni di euro. Il risultato netto consolidato è stato negativo per 29,2 milioni. L’indebitamento finanziario netto è pari a 507,2 milioni, mentre il portafoglio complessivo è a 24,9 miliardi di euro.