Negli ultimi giorni abbiamo parlato in più occasioni delle vicende societarie che stanno riguardando Telecom Italia, e del suo ruolo all’interno della strategica scorporazione della rete. Ma che posizione ha Telecom Italia nel mercato italiano della rete fissa e del mobile? E come si stanno comportando i principali concorrenti nel comparto delle telecomunicazioni tricolori?
Stando agli ultimi dati statistici, relativi alla fine del 2012, Telecom Italia sarebbe di gran lunga l’operatore di riferimento in Italia (in proposito, vedi anche il nostro recentissimo approfondimento sullo scorporo della rete, ormai di imminente formalizzazione). Secondo le stime elaborate da Il Sole 24 Ore, infatti, la società detiene una quota di mercato degli accessi diretti alla rete fissa pari a circa il 64,6%, lasciando a Wind il 13,5%,a Vodafone Italia il 9,5%, a Fastweb l’8,3%. Più ridotte le quote in mano a Tiscali, con l’1,8%, a BT Italia, con lo 0,3%, e ad altri operatori, che si spartiscono il rimanente 1,9%
Per quanto attiene gli accessi alla rete fissa, Telecom Italia può così vantare circa 14 milioni di linee, perdendone quasi 700 mila rispetto alla fine del 2011. Cresce, invece la quota dei concorrenti, con 7,66 milioni di linee, contro le 7,42 milioni di un anno prima. Il calo complessivo è derivante dalla volontà, di un numero crescente di italiani, di rinunciare alla rete fissa.
E per quanto concerne il mobile? Anche in questo caso Telecom Italia si conferma leader ma, contrariamente a quanto avviene per l’accesso a rete fissa, la sua posizione non è affatto così salda. Telecom possiede infatti una quota di mercato pari a 34,6%, contro il 31,7% di Vodafone, il 23,4% di Wind, il 10,3% di 3 Italia.
Complessivamente, in Italia risultano essere in vita 92,78 milioni di linee mobili, contro le 92,39 milioni dell’anno precedente. Nel corso del 2012 il trend si è mantenuto in lieve crescita solamente nella seconda metà dell’anno, mentre nel primo semestre si è toccato un minimo recente di 92,35 milioni di linee.