Dopo le batoste registrate venerdì e ieri, il titolo Fondiaria-Sai approfitta del cima di risk on presente questa mattina sui mercati europei per mettere a segno una performance superiore al 14% tornando ampiamente sopra 69 euro. Venerdì il titolo aveva perso piùdel 17%, ma anche ieri le azioni sono crollate perdendo un altro 12,5%. Nel vortice della speculazione sono finite anche Unipol e Premafin. Le società coinvolte nel progetto di integrazione pagano lo scotto di aver fornito i prezzi dei rispettivi aumenti di capitale, prima di avere il via libera dalla Consob per pubblicare i prospetti.
Ieri né FonSai né Unipol sono riuscite a far prezzo per buona parte della seduta, mentre oggi c’è stato un vero e proprio exploit. Fondiaria-Sai è salito addirittura fino a 69,8 euro, mentre ieri aveva chiuso a 61 euro. Il prospetto definitivo per l’aumento di capitale è stato depositato in Consob e ora l’obiettivo è far partire le iniezioni di liquidità da complessivi 2,2 miliardi di euro il prossimo lunedì 16 luglio.
Resta da superare lo scoglio del Tar del Lazio, che domani si riunirà per discutere del ricorso promosso dai fondi Sator e Palladio sul via libera dato dall’Isvap. Poi toccherà alla Consob dare l’ok ai prospetti informativi per gli aumenti di capitale, atteso dal mercato per la seduta di giovedì 12 luglio. Stamattina il titolo Unipol guadagna il 5% circa a 15,3 euro, mentre Premafin sale del 4% a 0,181 euro.
Intanto, ieri Milano Assicurazioni – che rientra all’interno del processo di integrazione della “grande Unipol” – ha rivisto i conti del primo semestre per considerare il fallimento di Sinergia e Imco della famiglia Ligresti. Sono stati così accantonati 48,2 milioni di euro, per cui il risultato del primo trimestre è risultato in perdita per circa 35 milioni rispetto all’utile di 17 milioni di euro annunciato a maggio scorso.