Niente è ancora deciso per lo spin-off della rete Telecom, ma qualcosa potrebbe muoversi entro il 6 dicembre, data in cui verranno presentati al consiglio di amministrazione gli approfondimenti e le analisi sull’operazione, da parte degli advisor. Una precisazione, quella di cui sopra, che la compagnia è stata pressochè costretta a effettuare in sede di ultima negoziazione sul mercato secondario della scorsa settimana, e che comunque non ha evitato il segno negativo sulle quotazioni dei titoli.
Ma cosa accadrà il prossimo 6 dicembre? Secondo quanto riportano gli esperti di Kepler, in occasione del prossimo consiglio di amministrazione l’azienda deciderà di procedere con lo spin-off, creando una newco controllata al 100%.
“Ad ogni modo” – affermava il quotidiano Italia Oggi sabato – “la creazione di valore legata ad una migliore regolamentazione richiederebbe maggiori negoziazioni con l’Agcom, sulle quali la visibilità resta bassa. La vendita di una quota di minoranza della newco alla Cdp, conclude poi Kepler, rappresenta un potenziale secondo passo soggetto a un accordo sul prezzo e la governance. Gli analisti di Banca Akros hanno segnalato che, per continuare a coinvolgere la Cdp e respingere Sawiris, mantenendo così una maggiore italianità, una potenziale soluzione potrebbe vedere l’ingresso di Cdp in Telecom, probabilmente attraverso Telco. Questo scenario annullerebbe, infatti, il rischio di una rete alternativa (Metroweb) sostenuta da Cdp e allo stesso tempo allontanerebbe per gli azionisti un eventuale premio riconosciuto da Sawiris e la potenziale creazione di valore che emergerebbe da uno spin-off parziale“.
Nell’attesa, venerdì la commissione Infrastrutture e Reti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha completato la procedura di valutazione delle offerte di riferimento di Telecom Italia relative ai servizi di accesso delle reti di nuova generazione. Una valutazione che è stata ultimata approvando, per la consultazione pubblica, uno schema di provvedimento riguardante le condizioni tecniche ed economiche del servizio di accesso «End to End», il noto servizio che permetterà agli operatori concorrenti di poter comunque disporre di un collegamento in fi bra ottica dalla centrale di Telecom Italia, dove l’operatore è co-locato, sino alla residenza del cliente.