La nuova ottava sui mercati finanziari è iniziata all’insegna della lettera sulle principali piazze europee. A Piazza Affari l’indice azionario FTSE MIB segna un ribasso dello 0,45% a 16.556 punti, mentre lo spread Btp-Bund è a 297 punti base. In attesa della riunione dell’Eurogruppo, in programma questo pomeriggio a Bruxelles per discutere dei piani di salvataggio di Grecia e Cipro, a Piazza Affari i riflettori sono puntati soprattutto sul settore bancario, all’indomani delle dichiarazioni di Visco e Saccomanni all’Assiom Forex di Bergamo.
Il governatore di Bankitalia ha posto l’accento sulla vicenda Mps, ricordando come gli aiuti statali ricevuti da Rocca Salimbeni non possano essere considerati come un vero e proprio salvataggio da parte del governo italiano. Il direttore generale Saccomanni, invece, ha ribadito la solidità del sistema bancario italiano affermando che a marzo potrebbero già arrivare le prime sanzioni nell’ambito della delicata vincenda di Mps. La reazione dei titoli bancari è di difficile lettura in questa prima fase degli scambi di oggi.
In cima al listino troviamo Bca Pop Milano, che sale del 2,8%. Tuttavia, sembra essere un caso isolato n quanto gli altri titoli bancari non mostrano grossi apprezzamenti. Anzi, il titolo Unicredit è in calo dell’1,23%, Ubi Banca dell’1,16%. L’andamento misto dei bancari riflette un clima di generale incertezza sul listino italiano, che con l’avvicinarsi delle elezioni politiche potrebbe diventare sempre più volatile. A pagare il prezzo più alto finora è stato lo spread, che anche stamattina si aggira intorno ai 300 punti base. In attesa delle aste di titoli di stato di questa settimana, i Btp restano sotto pressione.
Tuttavia, secondo gli specialisti di Jp Morgan sia l’Italia che la Spagna sono da acquistare ssulla debolezza, in quanto i due paesi periferici europei hanno sofferto la recente crisi dei debiti sovrani in modo sproporzionato. Insomma, il broker americano si aspetta nuovi apprezzamenti per Btp e Bonos. Sul mercato delle valute, invece, l’euro è sui minimi a due settimane sul dollaro americano.