Il titolo STMicroelectonics è senza dubbio una delle storie più interessanti di Piazza Affari degli ultimi giorni. Le azioni del colosso italo-francese dei semiconduttori sono in rialzo dell’1,02% a 4,93 euro, anche se in mattinata il titolo aveva mostrato una performance decisamente migliore raggiungendo quota 5,1 euro. L’elevata volatilità sul titolo delle ultime sedute è resa possibile dai vari rumors che quasi ogni giorno si susseguono relativamente a un possibile spin-off delle attività aziendali e sulla vendita della joint venture ST-Ericsson, finora il vero tallone d’achille per il gruppo tecnologico.
Oggi, invece, a mettere temporaneamente il turbo alle quotazioni è stata la notizia relativa alla presenza del chip NovaThor ModAp della joint venture ST-Ericsson nel nuovo smartphone Samsung Galaxy S3 mini. Tuttavia, secondo gli analisti finanziari si potrà capire meglio l’andamento del titolo solo dopo la diffusione della trimestrale, in programma il prossimo 23 ottobre. Intermonte ed Equita Sim restano molto caute sulla valutazione del titolo.
Intermonte valuta Stm con rating “neutral” e target price a 5 euro, mentre Equita Sim consiglia di tenere le azioni in protafoglio (“hold”) ma con un prezzo obiettivo tagliato del 4% a 4,7 euro da 4,9 euro. Equita Sim si aspetta una trimestrale leggermente sotto le attese per il gruppo Stm e in linea per la joint venture ST-Ercisson. La sim milanese ritiene che il giro d’affari dovrebbe crescere del 2% t/t contro una guidance del +2,5% t/t del management. Equita si aspetta un fatturato a 2,19 miliardi di dollari, in linea con le stime generali di consensus.
Secondo gli analisti di Equita, il risultato operativo dovrebbe attestarsi su una perdita di 124 milioni di euro, più di quanto stimato dal consensus (94 milioni). La sim si aspetta una perdita netta di 3 milioni contro un’aspettativa di utile di 9 milioni del consensus. Di recente il titolo è stato promosso da Goldman Sachs, che ha aumentato il prezzo obiettivo a 6,1 euro per azione con giudizio confermato a “buy”. Ubs ha alzato il target a 4 euro, ma confermato il giudizio “sell” (vendere le azioni).