Campari, la nota società internazionale produttrice di bevande, uno dei brand più diffusi a livello globale, sta attraversando momenti di graduale difficoltà nelle negoziazioni sui mercati regolamentati. Alla base di queste tensioni vi sarebbero principalmente le osservazioni da parte di alcuni degli analisti di riferimento europeo, che hanno rivisto (al ribasso) i giudizi sulla compagine, portando in revisione negativa il target price sulle azioni dell’azienda.
In particolare, Barclays ha da poco diramato una nota nella quale conferma il giudizio underwight (“sottopesare”) sul titolo azionario, intervenendo nel contempo a rivedere al ribasso il target price a 5,6 euro contro il livello precedentemente fissato in 5,7 euro. Contemporaneamente, Societe Generale è intervenuta con un movimento simile – ma più profondo – riducendo maggiormente il prezzo obiettivo a 5,2 euro contro precedenti 5,7 euro (qui il titolo Campari bocciato da Nomura holding).
Stando ai commenti formulati dalle società di analisi, su Campari – e su altre società dello stesso segmento – peserebbero principalmente le incertezze sul business e la concorrenza dei suoi competitor europei come Diageo e Pernod Richard, che puntano a minare le quote di mercato consolidate dalla società (vedi anche il target Campari ridotto da Mediobanca).
Alcuni di tali segni si sarebbero già verificati, con gli analisti che ricordano come nel corso dell’esercizio 2012 la compagnia tra i leader attivi nel settore delle bevande alcoliche ha registrato il primo calo del fatturato per il suo marchio storico, l’Aperol, negli ultimi cinque anni.
Oltre alle azioni determinate sullo stesso settore, si noti che gli analisti sono particolarmente preoccupati dal deterioramento del quadro generale dell’economia che – sottolineano – rimane influenzato da una grande incertezza, a causa della recessione che ha investito l’Italia e l’Europa.
Pertanto, i prossimi trimestri non dovrebbero certamente costituire territorio agevole per i piani di business di Campari, la quale può tuttavia contare su una vasta base di mercato.