Telecom Italia, il gruppo telefonico italiano ex monopolista, la cui partecipazione è stata recente oggetto di svalutazione da parte di Telefonica, ha concluso i primi nove mesi dell’anno con risultati in linea con le attese degli analisti, e pertanto con ricavi stabili ed Ebitda in lieve calo. La società ha altresì provveduto, forte dei risultati conseguiti nel corso dei primi tre trimestri, a confermare gli obiettivi di budget. Vediamo allora quali sono stati i trend consolidati da Telecom Italia, e quali sono le prospettive di breve termine adottate dalla società.
Iniziamo con il mercato domestico, dove Telecom Italia è costretta a segnalare l’ennesimo dato negativo. A pesare è, principalmente, la forte competizione e l’entrata in vigore di provvedimenti di riduzione delle tariffe: nuovo listino di terminazione, tetto europeo sul prezzo del traffico in roaming. Secondo la nota della società, l’Ebitda si è attestato a 8.860 milioni di euro, i ricavi a 22.061 milioni di euro e il debito netto rettificato a 29.485 milioni di euro, da 30.785 milioni di euro di giugno 2012.
La media delle stime degli analisti di mercato indicava ricavi a 22.087 milioni di euro, Ebitda a 8.868 milioni di euro e debito netto a 29.472 milioni di euro. Ancora, l’utile netto è stato pari a 1.926 milioni di euro, in linea con lo scorso anno se si esclude la svalutazione dell’avviamento che ha portato il dato 2011 a -1.256 milioni di euro. Il flusso di cassa operativo cala di 383 milioni a 4.141 di euro, mentre i ricavi domestici sono diminuiti del 4,7 per cento a 13.413 milioni di euro.
Infine, i ricavi dei primi nove mesi sono sostanzialmente in linea con il 2011. Il solo terzo trimestre, con 7.268 milioni di euro, ha evidenziato un calo del 3,3 per cento, con un -7,9 per cento organico per il comparto domestico, che è compensato in parte da Brasile e Argentina.
Qui quali azioni comprare nel 2013… ci sarà anche Telecom Italia?