Telecom Italia ha aggiornato le guideline del piano 2013-2015, confermando la volontà di continuare a ridurre il debito ma anche di dimezzare il dividendo già a partire dall’anno in corso. Nel triennio che va dal 2013 al 2015 il gruppo telefonico guidato da Franco Bernabè e Marco Patuano distribuirà un monte-dividendi di 450 milioni di euro all’anno. Lo scorso maggio il presidente Bernabè aveva dichiarato che la cedola minima sarebbe stata pari a 4,3 centesimi di euro per le azioni ordinarie e 5,4 centesimi per le azioni risparmio per il successivo triennio.
Tuttavia, il direttore finanziario Piergiorgio Peluso ha sottolineato che la cedola potrà tornare a crescere non appena il gruppo sarà in grado di ridurre ulteriormente il debito. Peluso ha comunque ricordato che la scelta di dimezzare il dividendo è stata presa nell’interesse di tutti gli azionisti e risponde all’esigenza per la società di dover far fronte a una congiuntura economica impegnativa a livello nazionale. Il dividendo per le azioni ordinarie sarà pari a 1,97 centesimi di euro.
Una delle poche banche ad attendersi un così drastico taglio della cedola era stata Morgan Stanley, mentre secondo gli esperti di Intermonte si tratta di una decisione che va ben oltre le aspettative. La sim milanese ha comunque precisato che i dati preliminari del 2012 sono tutto sommato in linea con le aspettative, per cui nel lungo periodo non dovrebbero esserci ripercussioni negative sul titolo a seguito della notizia del maxi-taglio della cedola. Telecom Italia ha poi intenzione di rafforzare la patrimonialità del gruppo, lanciando emissioni per 3 miliardi di euro di titoli di debito subordinati “ibridi”.
Dopo aver constatato che i ricavi e l’ebitda sono diminuiti nel corso del 2012, l’amministratore delegato Marco Patuano si aspetta che da qui al 2015 possa esserci una crescita del giro d’affari e del mol sotto la soglia del 5%. Tra gli obiettivi previsti dal piano strategico ci sono investimenti per 16 miliardi in tre anni, il rapporto debito/ebitda sotto 2 al 2015 e il calo del debito netto sotto 27 miliardi entro fine 2013. In borsa le azioni Telecom Italia perdono lo 0,97% a 0,6665 euro, ma in mattinata era avvenuto un calo fino a 0,6345 euro sui livelli più bassi degli ultimi 6 mesi.