Venerdì il titolo Finmeccanica ha chiuso con un rialzo del 7,38% a 2,938 euro, a seguito della notizia di un possibile interessamento da parte di Warren Buffett sulle azioni detenute dal Tesoro nel gruppo aerospaziale italiano che da giugno 2007 sono crollate da area 18,5 fino in area 2,5 euro (minimo di fine dicembre 2011) per un deprezzamento del valore delle azioni del 640% circa. Buffet è soprannominato l’Oracolo di Omaha, città del Nebraska (USA) dove è nato 82 anni fa. Tuttavia, finora non ci sono conferme sul presunto interesse di Buffet sugli asset in vendita di Finmeccanica.
Vittorio Grilli, viceministro dell’Economia, ha dichiarato recentemente che le quote di grandi società pubbliche controllate dal Tesoro non sono in vendita. Finmeccanica è nelle mani del Tesoro per una quota del 30% del capitale, limite che permette di tenere a bada i possibili predatori. Inoltre, bisogna considerare che una cessione ai livelli di prezzo correnti sarebbe una vera e propria svendita. Venerdì, però, il volume degli scambi è salito a oltre cinque volte la media mensile a 15,1 milioni di azioni passate di mano.
► FINMECCANICA VENDE QUOTA AVIO
Dal 4 maggio 2011, cioè quando ai vertici del gruppo si è insediato Giuseppe Orsi come amministratore delegato, la discesa del titolo Finmeccanica in borsa è stata quasi del 70%. Da inizio anno, invece, il titolo guadagna meno del 3%, anche se sembra in atto una robusta fase accumulativa che potrebbe ben presto portare le azioni del gruppo aerospaziale italiano a rivedere la soglia dei 3 euro.
► RISULTATI FINMECCANICA I TRIMESTRE 2012
Il piano industriale di Orsi prevde la cessione di asset nel business “civile”, di Ansaldo Energia (forse alla tedesca Siemens) e Ansaldo Breda. Secondo gli addetti ai lavori è improbabile che la holding di Buffett, cioè la Berkshire Hathaway, che possiede quote in 80 società appartententi a settori diversi, possa rilevare le azioni Finmeccanica. Secondo gli analisti finanziari, il motivo dell’interesse sul titolo è dovuto ai bassi prezzi di borsa correnti che fanno passare in secondo piano i conti in profondo rosso.