Dopo la presentazione dei dati di bilancio relativi all’esercizio 2011/2012 chiuso a fine giugno scorso, il titolo Mediobanca è finito nuovamente sotto i riflettori ma soprattutto è diventato oggetto di analisi di banche d’affari e broker per nuove valutazioni. Stamattina la banca svizzera Ubs ha deciso di incrementare il target price a 4,1 euro dal precedente prezzo obiettivo di 3,5 euro. La promozione giunta da Ubs ha spinto al rialzo il titolo Mediobanca, che stamattina guadagna l’1,57% a 4,14 euro. I prezzi sono finora saliti fino a toccare un top intraday a 4,17 euro.
Dopo la pubblicazione dei conti di ieri, il titolo Mediobanca era finito sotto la pressione dei venditori tanto che alla fine la chiusura di ieri è stata negativa per il 3,55%, con i prezzi che non scendevano sotto 4 euro ormai da due settimane. Altissimi i volumi di scambio: 17,2 milioni di titoli scambiati, sui livelli più alti da inizio marzo scorso. Secondo Ubs, “dopo il recente rally Mediobanca ora tratta a 0,6 volte il tangible equity in linea con i competitor domestici”.
La banca d’affari elvetica ha deciso di alzare il target price a 4,1 euro, ovvero il 17% in più rispetto alla precedente valutazione, “per riflette l’aumento sui mercati delle principali partecipazioni”. Infatti, bisogna considerare che Generali Assicurazioni ha messo a segno una performance del 40% dai recenti minimi di periodo: il Leone di Trieste conta per circa il 60% nella capitalizzazione totale della banca di Piazzetta Cuccia. Ora, però, il mercato si aspetta una riduzione del peso nelle partecipate strategiche, soprattutto in Generali.
Lo stesso ad Alberto Nagel ha dichiarato che “l’esposizione alle azioni va ridotta perchè troppo volatili” con la conseguenza di dare toppa volatilità ai risultati del gruppo bancario. Nagel ha però fatto intendere che se ne parlerà più avanti, dopo il piano strategico di Generali targato Mario Greco (in arrivo in autunno) e i chiarimenti su Basilea 3. Poi sarà la volta del piano Mediobanca nel primo semestre del 2013.