Monte dei Paschi di Siena vorrà dimenticare senza dubbio molto in fretta la giornata di ieri: in effetti, la Procura della Repubblica della città toscana ha fornito il proprio assenso per quel che riguarda varie perquisizioni da condurre da parte della Guardia di Finanza presso le sedi legali dell’istituto e della propria fondazione. I reati che sono stati contestati sono piuttosto gravi, visto che si sta parlando di una possibile manipolazione del mercato (quello che siamo abituati a chiamare aggiotaggio) e addirittura gli ostacoli posti alle attività svolte dalle autorità di vigilanza, una fattispecie quest’ultima che si riferisce all’acquisizione di un’altra banca, Antonveneta.
►BILANCIO MPS 2011
Ebbene, i blitz in questione hanno caratterizzato l’intera giornata che si è appena conclusa, con le Fiamme Gialle senesi che si sono concentrate ovviamente sulle sedi del comune e della provincia, senza tralasciare nemmeno quelle degli enti finanziari di nazionalità italiana e straniera e le varie abitazioni private. Tutte queste ispezioni fanno capo a una serie di indagini che prendono in considerazione attività che sono state poste in essere sin dal lontano 2007, con gli iberici di Santander che si sono assicurati l’acquisizione di Antonveneta. I fatti contestati, inoltre, sono durati sino a questo 2012. La stessa Monte dei Paschi ha voluto precisare solamente di cosa si sia trattato; in effetti, l’ufficio stampa del gruppo ha sottolineato come la perquisizione rientri a pieno titolo in quanto accaduto nel corso del 2008, con il relativo aumento di capitale e il successivo finanziamento.
►NUOVE VENDITE PER FONDAZIONE MPS
La collaborazione che è stata garantita è senza dubbio molto alta, ma nonostante la fiducia nella magistratura, il titolo azionario della Rocca Salimbeni è letteralmente crollato a causa di questi fatti. In effetti, si sono registrate delle perdite fino anche a dieci punti percentuali, con la chiusura a Piazza Affari che faceva segnare un -6,9% e un totale di ventitre centesimi di euro.