E’ un vero e proprio exploit quello del titolo STMicroelectronics, che a Piazza Affari mostra un rialzo dell’10,55% a 4,864 euro e con un massimo intraday a 5,18 euro, che aveva portato ad una crescita momentanea del 15,9%. A mettere le ali al titolo in borsa sono le indiscrezioni riportate dalle agenzie di stampa su una possibile separazione delle attività aziendali, finalizzata alla vendita degli asset della telefonia, entro fine anno. La società non ha commentato questi rumors, ma gli investitori ci credono e acquistano titoli Stm a mani basse.
In realtà si fanno già i primi nomi di possibili compratori. In primis c’è il colosso coreano Samsung Electronics, numero uno al mondo nella vendita degli smartphone con il suo Galaxy. La vendita dovrebbe comprendere anche la joint venture ST-Ericsson, divisione che da troppo tempo continua a bruciare cassa e a mettere in difficoltà il bilancio di Stm. La notizia dello spin-off, che viene comunque ormai data per certa dagli operatori del settore, ma soprattutto i tempi brevi entro i quali dovrebbe avvenire, hanno fatto scattare la corsa all’acquisto.
Gli investitori ora si aspettano che Stm possa focalizzarsi al meglio sul core business, tagliando le attività aziendali improduttive. Secondo Intermonte, l’acquirente ideale sarebbe proprio Samsung. L’operazione sarebbe ottima per Stm e farebbe senza dubbio emergere il suo reale valore in borsa. Secondo il broker, con la valutazione della somma delle parti, il fair value di Stm passerebbe a 8 euro per azione da 5 euro per azione. Già tre giorni fa erano circolate voci relative alla possibile soluzione alla problematica della jv St-Ericsson.
Ieri, però, Deutsche Bank aveva tagliato il target price del colosso italo-francesi dei semiconduttori, portandolo a 3,5 euro per azione con rating “hold” (tenere le azioni in portfolio). Exane Bnp Paribas ha di recente aumentato il giudizio a “neutral” con target a 5,6 dollari per azione. Secondo BofA Merrill Lynch il titolo vale 5,1 euro, mentre per HSBC vale 5 euro.