Prysmian chiude il trimestre in positivo, trascinando il risultato netto dei primi nove mesi a quota 149 milioni di euro. Il cda societario ha infatti approvato i risultati consolidati del gruppo per il periodo gennaio – settembre, commentando con buona soddisfazione quanto conseguito nella prima parte dell’anno e nel terzo trimestre del 2012. Vediamo allora quali sono le state le considerazioni formulate dal top management della società, e in che modo potrebbe concludersi l’anno per la società italiana.
“I risultati dei primi nove mesi mostrano una sostanziale tenuta dei ricavi e soprattutto un marcato miglioramento della redditività, conseguito principalmente grazie alle sinergie derivanti dall’integrazione con Draka” – spiega l’amministratore delegato Valerio Battista – “Il Gruppo ha riportato per il terzo trimestre consecutivo del 2012 indicatori di redditività in crescita, consolidando la ripresa già avviata nel 2011. Sul versante commerciale, negli ultimi mesi abbiamo conquistato commesse tra le più importanti assegnate a livello mondiale nel settore dei sistemi per la trasmissione di energia portando il portafoglio ordini all’ammontare record di €2,5 miliardi al 31 ottobre 2012” (qui leggete il nostro approfondimento valore azioni Prysmian a 18 euro secondo Ubs).
Per quanto riguarda i dati consolidati, un approfondimento apparso sull’edizione online del quotidiano La Stampa ricorda come i ricavi di gruppo siano ammontati a 5,930 miliardi di euro. “A parità di perimetro e al netto delle variazioni del prezzo dei metalli e cambi, la variazione organica è risultata pari a -0,5%” – ricorda il quotidiano – “Il Gruppo è sostanzialmente riuscito a controbilanciare gli effetti delle perduranti difficoltà registrate in alcuni mercati europei grazie al contributo derivante dai grandi progetti di collegamenti sottomarini, nei quali è leader mondiale, e alla maggiore diversificazione geografica. La marcata ripresa della domanda in Nord America (+10,9%) così come i segnali positivi registrati in Sud America (+1,3%) hanno infatti consentito di minimizzare gli effetti dei cali registrati in EMEA, Centro e Sud Europa in particolare, dove si registra un -2,2% e Asia Pacific (-3,3%)”.
Infine, segnaliamo come l’Ebitda di gruppo sia pari a 468 milioni di euro, in incremento del 9,8 per cento su base annua.