Tronchetti Provera, presidente del consiglio di amministrazione di Pirelli, ha dichiarato di voler continuare a far parte della Rcs, “finchè c’è un patto”. Una posizione che sembra essere diametralmente opposta a quella che invece sta contraddistinguendo l’atteggiamento di Perissinotto, numero uno di Generali, il quale sembra invece pronto a fare un passo indietro appena le condizioni di mercato saranno più favorevoli.
Ma cosa sta accadendo all’interno della compagnia proprietaria del Corriere della Sera? I movimenti all’interno dell’assemblea non mancano di certo. Ecco pertanto che le dichiarazioni da parte dei principali azionisti continuano ad assumere significati particolarmente elevati, con partecipanti che confermano la volontà di rimanere, e altri che invece preannunciano uscite più o meno immediate dalla compagine.
Tra i primi vi è senz’altro Tronchetti Provera, considerato che l’ex numero 1 di Telecom Italia ha affermato chiaramente che finchè esisterà un patto di sindacato, la sua presenza è garantita, e ricordando di non essere affatto intenzionato a vendere la partecipazione detenuta in Rcs.
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Chi invece sembra intenzionato a compiere un passo indietro – non certo sorprendente, visto la piega che hanno assunto gli eventi negli ultimi tempi – è l’amministratore delegato di Generali Giovanni Perissinotto, che ha affermato: “La mia idea è che noi dovremmo uscire dal patto e, dato che mi è stata data delega su questo, è quello che vorrei fare”.
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L’operazione – compatibilmente con i tempi stabiliti dalla governance della casa editrice (il patto di sindacato scadrà a marzo del 2014, con la scadenza delle disdette nel mese di settembre 2013) – potrebbe in realtà richiedere qualche mese. La speranza, da parte degli uscenti (futuri), è che questi mesi possano costituire periodo di rasserenamento dei mercati finanziari, con condizioni più favorevoli per la vendita delle quote.
Estremamente difficile, comunque, che il titolo Rcs possa recuperare la strada perduta: oggi l’azione della Bicocca è quotata a circa la metà di quanto veniva negoziata appena un anno fa.
Continueremo a monitorare l’evoluzione della situazione all’interno della società che guida il Corriere della Sera, informandovi delle principali novità che potrebbero dar vita a qualche modifica del corso del titolo azionario.