Secondo quanto comunicato da Ifr, servizio online dell’agenzia Thomson Reuters, il bond Unicredit, senior e a tasso fisso, avrà una scadenza triennale e con ammontare pari a un miliardo di euro senza possibilità di aumentare il taglio dell’emissione. Il rendimento sarà pari a 390 punti base sul tasso del midswap. All’inizio si parlava di un rendimento leggermente superiore, pari a 400-410 punti base sul tasso midswap, ma successivamente la forchetta è stata ristretta tra 380 e 395 punti base.
Le banche che si occuperanno del collocamento sono Ubs, Jp Morgan, Ing e la stessa Unicredit. Il bond Unicredit avrà scadenza 11 settembre 2015. Per quanto riguarda i rating dell’emittente, siamo sui livelli di Baa2 (Moody’s), BBB+ (Standard & Poor’s) e A- (Fitch) con outlook negativo. Secondo quanto riferito da Ifr, gli ordini raccolti hanno superato i 2 miliardi di euro. A Piazza Affari il titolo Unicredit, che ha come codice di negoziazione “UCG”, mostra un buon rialzo.
Le azioni della banca di Piazza Cordusio sono in rialzo dell’1,81% a 3,258 euro, ma hanno anche toccato un top intraday a 3,284 euro. La quotazione del titolo bancario in borsa si sta avvicinando al massimo di 3,328 euro toccato lo scorso 22 agosto. Da un punto di vista tecnico, una chiusura giornaliera sopra 3,2 euro dovrebbe consentire ai prezzi di fuoriuscire dalla stretta congestione che ingabbia i prezzi da qualche giorno tra 3,2 e 3,03 euro. A quel punto è probabile un nuovo allungo rialzista con target di breve periodo a 3,5 euro.
Tecnicamente il titolo Unicredit sembra proiettato verso l’area di resistenza giornaliera di 3,7 euro, dove passa anche una resistenza dinamica caratterizzata dalla presenza della media mobile esponenziale a 200 giorni (un benchmark molto importante per trader e grandi fondi). Il peggioramento del quadro tecnico si avrebbe solo in caso di breakout ribassista della soglia psicologica di 3 euro, da confermare in chiusura.