Ultima seduta della settimana all’insegna del segno più per i titoli bancari. In pole position Unicredit, che guadagna lo 0,92% a 4,725 euro. Tra le buone notizie riguardanti il gruppo italiano quella del passaggio dei 186 sportelli messi in vendita dietro indicazione dell’Antitrust. L’accordo con le banche popolari (Bpm, Carige, Credem e Bper) dovrebbe essere concluso il 16 aprile e dovrebbe fruttare ad Unicredit 747 milioni.
La richiesta dell’Antitrust era arrivata dopo la fusione con Capitalia, ed il guadagno netto derivante dalla conclusione della vendita dovrebbe degli sportelli dovrebbe essere di 350 milioni circa. Buone notizie anche per quanto riguarda i target 2008: l’ad Profumo ha definito in buona salute il gruppo bancario, ma ha anche messo le mani avanti affermando che è necessario attendere i risultati del primo trimestre.
L’esposizione ai subprime dovrebbe essere limitata e la crescita sostenuta dalle buone performance in Europa, dove è previsto un aumento dei volumi del 28% circa. Nonostante i rumors Unicredit ha smentito la possibilità di effettuare nuove acquisizioni in Russia. Nel paese del’est Europa saranno infatti solo aperte nuove filiali.
Ed è proprio l’Est Europa a rappresentare l’obiettivo principale del gruppo italiano: in Ungheria ad esempio la controllato Hvb era cresciuta del 25% nel 2007 come clienti, e del 30% quanto ad operazioni di prestito. Ottime le prospettive per il 2008: è attesa un crescita del 20%.
Unicredit sarà anche la prima banca autorizzata ad usare i metodi stabiliti da Basilea 2 per determinare i requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito. Le attività retail forniscono gran parte dei profitti operativi e l’utilizzo di queste nuove metodologie dovrebbe portare miglioramenti nelle operazioni creditizie già dal 2008.