Unipol ha chiuso il 2012 con risultati in grado di superare le stime del piano industriale, con il top management che ha così potuto proporre un dividendo pari a 0,15 euro per azioni. L’utile netto consolidato di 241 milioni di euro – a fronte di una perdita di 93 milioni di euro dell’anno precedente, è sicuramente il dato di maggior rilievo nell’esercizio appena concluso.
In particolare – ricordava il quotidiano Italia Oggi nel suo approfondimento comparso sull’edizione del 22 marzo 2013, “considerando il nuovo perimetro con il gruppo Premafin/ Fondiaria-Sai, l’utile netto è pari a 441 milioni, comprensivo del risultato consolidato negativo del gruppo Premafin/ Fondiaria-Sai pari a 889 mln (relativo al secondo semestre 2012) e al beneficio di 1.089 mln derivante dall’applicazione del principio contabile Ifrs3″ (qui un nostro recente approfondimento curato intorno al tema del derivato Unipol, che vi consigliamo di consultare per maggiori informazioni di dettaglio).
Di contro, peggiori delle attese degli analisti sono stati i risultati di FonSai, con perdita netta pari a 799,6 milioni di euro, in miglioramento rispetto al passivo di 1,034 miliardi registrato nel 2011. “I premi del lavoro diretto e indiretto sono ammontati complessivamente a 10,033 mld (-7,2% a/a). Nei rami danni sono stati raggiunti 6,421 mld (-9,1%), mentre 3,612 mld si riferiscono ai rami vita, in calo del 3,8%” – ricordava ancora il quotidiano, per poi precisare come – “la flessione dei premi Rc auto è stata del 9,1%. Il Combined ratio comprensivo del lavoro diretto è risultato pari al 105,4% (110,4% nel 2011)”.
Per quanto infine concerne Premafin, perdita consolidata a 882,2 milioni di euro, e patrimonio netto in crescita a 2,396 miliardi di euro contro precedenti 1,274 miliardi. Premi ramo vita in calo del 3,8 per cento a 3,6 miliardi di euro, e ramo danni in arretramento di 9,1 punti percentuali a 6,4 miliardi di euro.
Milano Assicurazioni chiude il 2012 con perdita di 216 milioni di euro, in contrazione rispetto al rosso di 487,5 milioni di euro dell’anno precedente. Premi da lavoro diretto e indiretto in calo del 7,8 per cento.