Si può parlare a ragione di un vero e proprio tracollo per il titolo di Telecom Italia e le sue ultime quotazioni a Piazza Affari: la sospensione per eccesso di ribasso è stato uno dei momenti principali della giornata di ieri, anche se poi si è riusciti a rintuzzare le perdite, con una chiusura a -5,55% e una quota complessiva di 0,655 euro. Erano quasi quindici anni che il riferimento azionario della società non scendeva a livelli così bassi, ma cosa è successo esattamente? L’influenza più negativa è stata esercitata dal fatto che fra nove giorni esatti Telecom Italia uscirà dall’indice Stoxx 50 di cui ancora fa parte, con l’effettività di questo abbandono che diventerà ufficiale il 18 giugno.
►TELECOM ITALIA ESCE DALL’INDICE EUROSTOXX 50
Questo vuol dire che tutti quegli strumenti e prodotti finanziari che finora si sono affidati al colosso delle telecomunicazioni per le loro repliche dovranno forzatamente cedere le azioni, acquisendo allo stesso tempo i titoli della nuova azienda che entrerà a far parte del paniere in questione. Le indiscrezioni si rincorrevano già da diverso tempo, ma le cessioni vere e proprie si stanno scatenando soltanto a ridosso della data ufficiale. Ma non si tratta solamente di questa vicenda. In effetti, France Telecom potrebbe anche ridurre il proprio dividendo nel corso del 2013, visto che i propri margini di profitto sono destinati a ridimensionarsi a causa del debutto di un nuovo operatore telefonico, Iliad; questa maggiore concorrenza in salsa francese ha depresso l’intero settore delle Tlc.
►PIAZZA AFFARI ATTESA IN RALZO, BENE I BANCARI
Le maggiori preoccupazioni a questo punto riguardano una revisione al ribasso della cedola da parte di Telecom Italia (attualmente si è fermi a 4,3 centesimi di euro), un atteggiamento già assunto da Telefonica. Il numero uno del gruppo, Franco Bernabè, ha comunque fatto sapere di voler mantenere alta la remunerazione degli azionisti, nonostante il recente assottigliamento del monte dividendi.