Continua la fase di debolezza delle borse europee, in attesa delle varie riunioni delle banche centrali per conoscere il futuro dei tassi di interesse. Ci sarà la riunione della Fed, l’ultima per la Yellen, e quella della BCE. Così Milano apre in parità, mentre salgono le altre, con Parigi a +0,33%, Francoforte a +0,12% e Londra a +0,11%. Male Tokyo che chiude con un -0,32%.
Anche l’euro è poco mosso, restando sotto 1,18 e con quotazioni molto simili a quelle di ieri. Oggi si scambia a 1,1782 dollari. Debole la sterlina che perde su tutte e principali valute, mentre si rafforza lo yen. Spread a a 133 punti e rendimento a 10 anni all’1,63%. Oggi nuova asta per i titoli italiani, per un valore di 4,75 miliardi di Bot a un anno.
Non ci sono appuntamenti di rilevanza per la macroeconomia mondiale, a parte la pubblicazione dei dati sull’indice zew della Germania, e quelli dell’inflazione britannica. Torna a salire prepotentemente il petrolio, in particolare il Brent che sfonda quota 65 dollari, dopo più di due anni. Oggi è venduto a 65,42 dollari al barile. L’impennata del Brent è dovuta alla chiusura di un grande oleodotto del Mare del Nord. Più ridotto il rialzo del , oggi a 58,35 dollari. Anche l’oro sale, a 1244 dollari l’oncia.