Si interrompe, almeno per il momento, la strada che avrebbe potuto condurre il numero 1 al mondo nel settore birra, la belga Anheuser-Busch Inbev (che nel suo portafoglio prodotti ha anche la Bud), ad acquisire il Grupo Modelo (che ha al suo interno la birra Corona). Le autorità statunitensi, tramite il dipartimento alla giustizia, si sono infatti opposte alla transazione da 20,1 miliardi di dollari presentando formale ricorso a Washington.
Nelle carte che sono finite nel tavolo dei giudici, si legge su un approfondimento curato dal quotidiano Il Secolo XIX, si legge come “fermando la fusione tra due dei principali produttori di birra si eviterà una diminuzione della concorrenza e un aumento dei prezzi per i consumatori americani” (vedi anche InBev compra tutta la birra Corona per 20 miliardi di dollari).
Brutte notizie, evidentemente, per la parte acquirente. “Acquistando il completo controllo di Grupo Modelo (ne detiene già il 50% senza averne il controllo) arriverebbe a produrre 400 milioni di ettolitri l’anno di birra, per un giro d’affari stimato in 47 miliardi di dollari. Oltre al prestigio di conquistare un marchio come Corona che si aggiungerebbe alla lunga lista di nomi delle famose birre già possedute dal gruppo belga: da Stella Artois a Budweiser, dalla Leffe alla Beck’s” – precisava ancora il quotidiano ligure.
Quel che è certo è che la nascita del gruppo formato da AB Inbev e Grupo Moidelo avrebbe consentito alla neonata compagine di conquistare il 46 per cento del mercato mondiale della birra, contro il 29 per cento del second leader, la MillerCoors, a sua volta nato dalla fusione della britannica SABMiller e dell’americana Moldon Coors. “Ma è proprio questo che inquieta le autorità Antitrust Usa: il mercato diverrebbe caratterizzato da una eccessiva concentrazione, con un piccolo aumento dei prezzi che provocherebbe di fatto un aggravio per miliardi di dollari sulle spalle dei consumatori americani. «La decisione cerca di prevenire che AB elimini Modelo come un’importante forza concorrenziale nel mercato» spiega il Dipartimento di Giustizia Usa nella sua nota” – conclude il quotidiano(vedi anche Su quali azioni investire nel 2013 secondo Ub).