L’Europa vive una giornata di pesanti flessioni sui mercati, e i rally di un paio di settimane fa sembrano un ricordo lontano. Ma non è solo l’Europa a soffrire. Wall Street segna il peggior risultato da tre mesi, e anche Tokyo va in negativo. A pesare, su tutte le borse, sia gli attentati di Barcellona, che la debolezza del presidente Trump, dopo l’affaire dei movimenti sulla supremazia bianca. Quindi il dollaro si offre ad un ritorno dello yen e dell’Euro, non molto gradito dalla BCE, che lo aveva giudicato troppo forte, al meeting di ieri. Milano chiude con il -0,36%, Francoforte perde lo 0,48%, ma decisamente perggio vanno Londra e Parigi, rispettivamente con il -1,02% e il -1,01%, mentre l’indice Nikkei perde addirittura l’1,24%.
Dollaro sempre più debole sullo yen, a 109,3, mentre riesce a non soffrire troppo sull’euro, quotandosi a a 1,172. Intanto risale lo spread, a 161,6 punti.
Oggi non ci sono particolari appuntamenti di macroeconomia, e gli unici dati sono quelli sull’inflazione tedesca, che vede luglio salire dello 0,2%, e quelli sulla fiducia dei consumatori americani, positiva, a 97,6 punti, dai 93,1 punti di un mese fa. Si tratta di un risultato molto al di sopra delle previsioni, che pone il futuro dell’economia USA, in un’altra ottica.
Il petrolio invece resta stabile, mentre l’oro arresta la sua ascesa e si ferma a 1287 dollari l’oncia.