Microsoft, principale produttore al mondo di software, ha chiuso il terzo trimestre fiscale dell’anno con utili che hanno battuto le attese degli analisti, grazie a un fatturato del business imprese superiore a quanto precedentemente era stato auspicato dalla compagine societaria americana. Ma andiamo a vedere nel maggior dettaglio i dati di bilancio della società, e quali sono state le fondamentali determinanti di questi risultati positivi.
Gli utili netti della società sono calati a quota 5,11 miliardi di dollari – equivalenti a 60 centesimi per azione, rispetto ai 5,23 miliardi di dollari per azione – equivalenti a 61 centesimi per azione, conseguiti nello stesso periodo dello scorso anno. La società, secondo gli analisti contattati da Bloomberg, avrebbe dovuto conseguire utili pari a 57 centesimi per azione.
I ricavi da vendite e da prestazioni sono incrementati di 6 punti percentuali a 17,4 miliardi di euro, oltre le previsioni degli analisti, che attendevano un fatturato pari a 17,2 miliardi di dollari. A spingere in alto il fatturato sono stati fondamentalmente i dati di vendita relativo al business delle imprese, che hanno aumentato le domande per i sistemi operativi Windows 7, per i pacchetti di produttività Office e per i software sui server. La pubblicazione del prossimo Windows 8 e altri prodotti in fase di ultimazione, dovrebbero poter garantire a Microsoft un incremento della richiesta.
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Per quanto invece concerne l’attenzione ai costi, Microsoft ha pubblicato la propria prima proiezione sulle vendite dell’anno fiscale che inizierà il 1 luglio 2012, sostenendo che le spese si aggireranno tra i 30,3 miliardi di dollari e i 30,9 miliardi di dollari, con un incremento di 8 punti percentuali rispetto all’anno in conclusione, a causa dei costi necessariamente sostenuti per sostenere il debutto di alcuni prodotti come Windows e Office – ha confermato il chief financial officer Peter Klein.
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