Secondo quanto sostiene la stampa americana, Michael Bloomberg starebbe pensando di acquistare il Financial Times, divenendo il primo giornale economico del Paese, davanti al Wall Street Journal del “rivale” Rupert Murdoch. L’offerta di Bloomberg, secondo i rumors, sarebbe pari a circa 1,2 miliardi di dollari, e permetterebbe a Bloomberg di arricchire ulteriormente i propri asset, già di per sé piuttosto corposi, soprattutto dopo l’acquisizione, nel 2009, del settimanale Business Week. L’assalto al FT potrebbe costituire la nuova fase strategica del piano industriale Bloomberg.
“La scelta ora sarebbe compiuta e a rivelarlo è – guarda caso – proprio il «New York Times». A renderla possibile è l’uscita di scena dal «Financial Times» di coloro che si sono sempre opposti alla cessione: il ceo dell’editore Pearson, Marjorie Scardino, che lascia a fine mese, e il ceo del Financial Times Group, Rona Fairhead, in uscita in aprile. Il valore stimato di 1,2 miliardi di dollari non si annuncia un ostacolo per Bloomberg L.P., che nel 2011 ha avuto entrate per 7,6 miliardi di dollari sostenute dagli omonimi terminali per le transizioni finanziarie, indispensabili per ogni azienda che operi su Wall Street, affittati a 315 mila clienti che versano 20 mila dollari annui di abbonamento” – commentava poche ore fa La Stampa.
Sempre stando alle indiscrezioni, ciò che Bloomberg gradirebbe in più del Financial Times sarebbe soprattutto la qualità dell’informazione economica, “pezzi che finiscono in prima pagina senza girate”, oltre al fatto di poter “vendere più copie in America di quante il Wall Street Journal ne vende in Europa (…) È l’unico giornale che comprerei” – avrebbe infatti dichiarato durante una recente visita alla sede londinese del quotidiano (per l’andamento di questa e altre società oltre Oceano: dividendi società americane).
Oramai al suo ultimo anno di mandato, il sindaco di New York potrebbe pertanto puntare proprio sul FT per poter creare il più importante quotidiano economico degli USA. Ci riuscirà?