L’azienda tedesca Bmw (Bayerische Motoren Werke) vuole espandere le sue attività di produzione in Cina, inaugurando un secondo stabilimento nei pressi della città di Shenyang in Manciuria. L’obiettivo dell’azienda bavarese, guidata da Norbert Reithofer, è raggiungere una produzione di 400mila vetture nell’ex impero celeste. Bmw collaborerà con il suo partner cinese Brilliance, con il quale ha creato nel 2003 una joint venture con una quota del 51% a favore dell’azienda cinese e del 49% per Bmw. La fabbrica sarà una delle più moderne e “verdi” presenti al mondo.
L’investimento di Bmw è stato pari a circa un miliardo e permetterà di aumentare la capacità di produzione dell’azienda tedesca di 200mila unità arrivando a un totale di 300mila vetture prodotte in Cina, prendendo in considerazione anche la fabbrica di Dadong che è stata la prima fabbrica fino ad oggi ad essere stata collocata nel paese asiatico. Secondo quanto dichiarato da Norbert Reithofer, presidente e amministratore delegato del colosso industriale tedesco, che è stato presente alla cerimonia di inaugurazione, sarà possibile produrre fino a 400mila automobili.
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Secondo lo chairman of the board di Bmw, l’aumento dell’output sarà possibile grazie alla flessibilità della struttura dell’impanto che è in grado di adeguarsi alla variazione della domanda. A Tiexi, Bmw costruisce i suv X1 e la berlina Serie 3 a passo lungo. Si tratta di un modello fatto apposta per il mercato locale dove vengono richieste soprattutto auto con ampio spazio per i posti dietro.
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Inoltre, è stata anche avviata la produzione nella fabbrica di motori di Shenyang, che è la prima fuori dall’Europa, dove vengono costruiti i propulsori a quattro cilindri a benzina di due litri. Con questi investimenti Bmw creerà 2mila posti di lavoro nei prossimi anni, che vanno ad aggiungersi agli attuali 8mila. La produzione in Cina è legata solo alle esigenze del mercato locale. Per ora Bmw non pensa all’export. Secondo Reithofer, le vendite di Bmw in Cina continueranno a crescere a due cifre.