BNP Paribas sostiene che la propria controllata Bnl è tra i migliori istituti di credito in Italia. Contestualmente, la società francese ha provveduto a svalutare l’avviamento per 298 milioni di euro, rassicurando gli stakeholders che si tratta di una scelta meramente dovuta a motivi tecnici che sono totalmente “indipendenti dai risultati della banca”. La presentazione dei risultati, prosegue poi l’istituto transalpino, sarebbe avvenuta in un economico “clima ancora sfavorevole”.
La società ha così chiuso il 2012 con un utile netto in incremento dell’8,3 per cento a 6,553 miliardi di euro, con ricavi in calo del 7,8 per cento a 39,07 miliardi di euro. Contestualmente ai risultati, il gruppo – ricordava Il Tempo – “ha annunciato anche i suoi progetti per il futuro: innanzitutto l’espansione in Asia, dove la banca punta a un aumento di 3 miliardi di euro; ma anche un piano triennale di riduzione delle spese, che dovrebbe far risparmiare 2 miliardi di euro di costi annuali” (vedi anche Trimestrale Bnp Paribas).
Fra le novità del momento, la già ricordata svalutazione di BNL che – affermano da BNP, è “legata solo alla richiesta di aumento del capitale proprio avanzata dalla Banca d’Italia” e che comunque – ha voluto precisare il direttore finanziario del gruppo francese, Philippe Bordenave – “non avrà impatti sui conti” dell’istituto italiano.
Per quanto concerne il quarto trimestre 2012 di BNL, l’utile ante imposte è stato pari a 68 milioni di euro, in calo del 31,9 per cento a principale causa – precisano ancora da BNP – “di un aumento di oltre il 39% del costo del rischio legato alla recessione dell’Italia”. Per quanto concerne il resto, è stata realizzata una ottima performance operativa, con incremento del 4,3 per cento dei depositi e dello 0,7 per cento degli impieghi. Margine di intermediazione in incremento del 2,2 per cento su base annua, costi operativi in calo dell’1,4 per cento (vedi anche Semestrale Bnp Paribas molto solida).