Hong Kong reagisce bene ai tumulti dell’ultimo periodo e la Borsa ne trae giovamento. Una vittoria che si traduce, paradossalmente, con il trionfo della speculazione a partire dallo scorso venerdì.
Alla riapertura del mercato successivamente alla pausa per la celebrazione dei sessantacinque anni della Repubblica popolare cinese, i listini hanno fatto registrare ottimi guadagni con l’indice Hang Seng che ha totalizzato lo 0,6 in più e con azioni sensibili quali ad esempio quelle di HSBC che hanno preso il 3% in più.
Appare curioso il fatto che abbiano guadagnato maggiormente proprio i titoli influenzati dai ‘movimenti’ di Pechino. Gli esperti hanno cercato di dare una spiegazione a questo fenomeno e pare siano riusciti perfettamente nell’intento. Il Governo della capitale ha apportato negli ultimi giorni del mese scorso misure ben precise e determinate al fine di fermare il crollo dei prezzi nel mercato immobiliare soprattutto in relazione all’acquisto della seconda abitazione.
I listini in cui sono quotate numerose aziende del comparto ne hanno tratto giovamento. Inoltre, la settimana scorsa l’iPhone 6 è sbarcato sul mercato cinese, con China Mobile (partner ufficiale di Apple al 3,3%) che essendo quotata sul listino Hang Sang ha goduto dell’apertura del business tanto atteso. Anche Galaxy group ha guadagnato mezzo punto percentuale.
In giornata la situazione è ulteriormente migliorata. La protesta si smorza e il listino cresce facendo segnare già un +0,5%.
Le uniche note dolenti, a seguito della rivolta dei giorni scorsi, provengono dai casinò di Macao che hanno risentito delle misure anticorruzione volute a tutti i costi da Xi Jinping. Per tale ragione, hanno toccato nuovamente i valori minimi e non accadeva da cinque anni.